Diana Scultori GhisiDiana Scultori Ghisi (Mantova, 1547 – Roma, 5 aprile 1612) è stata un'artista italiana manierista, attiva tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII secolo.. FamigliaDiana Scultori (o Diana Mantovana o Diana Mantuana), nata nel 1547, era una delle tre figlie di Giovan Battista Mantovano (incisore alla corte dei Gonzaga di Mantova), che le diede lezioni di pittura e incisione. Non solo era conosciuta per le sue bellissime stampe, ma è stato registrata anche come la prima donna a vendere i propri lavori con il proprio nome; anche suo fratello Adamo era incisore. Il suo nome di famiglia è spesso erroneamente dato in vecchie fonti come "Ghisi". A causa della stretta associazione della sua famiglia con l'incisore mantovano Giorgio Ghisi, il pittore Teodoro Chigi era ritenuto erroneamente suo fratello; anche di Giorgio Ghisi, che a volte aveva utilizzato il nome "Mantovano", si disse che fosse suo fratello. Diana è nota per aver cambiato più volte la firma in momenti diversi della sua vita. Nella maggior parte delle sue opere ha firmato sotto il nome di Diana o Diana Mantuana Mantovana. Non è noto alcun lavoro firmato con il nome di Scultori. È stato detto che era molto affascinante e molto alta. Al di fuori dei propri affari si è sempre presa cura della sua famiglia; sua madre vedova e la sorella nubile si trasferirono con lei e suo marito. BiografiaNel 1575 sposò Francesco Capriani (noto anche come Francesco da Volterra), architetto affermato in Roma, dove la coppia si trasferì per le grandi opportunità che offriva [1]. A Roma Diana inoltre acquisì una reputazione come una tenace donna d'affari. Nel 1576 mostrò alla corte papale alcune tavole incise chiedendo e ottenendo il permesso di vendere il suo lavoro con il proprio nome (Diana Mantuana o Diana Mantovana). Aiutò anche il marito nella sua carriera di architetto ottenendo sempre da lui grandi commesse[2]. Diana è nota per avere avuto una buona reputazione, per la sua competenza ed esperienza. Durante il 1500 gli artisti hanno avuto la loro libertà limitata a causa di rigide regole imposte dalla chiesa. Se la Chiesa considera il lavoro come un dissidente, l'artista potrebbe essere esposto alla scomunica, multe o addirittura il sequestro della sua proprietà. Tutte le immagini e i testi furono controllati ed elencati per proteggere la proprietà creativa di origine ed erano soggetti al controllo pubblico critico. Soggetta a queste regole, Diana si è guadagnata la fama di artista di talento e coinvolgente. Altri artisti popolari come Lavinia Fontana si sono ispirati dalle sue incisioni. Diana prese il lavoro di altri artisti come modello, ma l'ispirazione - per la maggior parte dei disegni per le sue stampe - è venuta o da suo marito o da un familiare. Diana è stata una delle poche artiste che Vasari citò nell'edizione di Vite nel 1568.[3] Si è constatato che Diana ha prodotto 62 opere durante la sua vita e ha adottato con successo diversi stili per tutta la vita. Una delle sue incisioni più famose è una voluta ionica elegantemente decorata con una serie di foglie d'acanto e fiori. Le sue opere si distinguono da quelli del suo tempo e si differenziano dalla maggior parte altre opere popolari del tempo. La sua ultima opera, intitolata tomba presso Nogari fu stampata nel 1588. Dopo la morte di Francesco da Volterra,[4] Diana si risposò con Giulio Pelosi, un altro architetto. Rimase a Roma fino alla sua morte, il 5 aprile 1612.[5] Note
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