Delia (Italia)
Delia ('a Dèlia in siciliano) è un comune italiano di 3 877 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Caltanissetta in Sicilia. Geografia fisicaDelia sorge su un pendìo che guarda Libeccio e si estende verso est, a ridosso del colle detto della Croce, assumendo la forma caratteristica di ampio anfiteatro. Ad una quota di 447 m sul livello del mare, è circondata da rigogliosi colli di mandorli e ulivi. Vi si gode da una parte l'ampio panorama delle colline che scendono gradatamente verso il Salso e delle colline che sovrastano la Piana di Gela e dall'altra il non meno piacevole panorama dei colli antistanti Sommatino, Campobello di Licata e Naro, il cui antico fortilizio si staglia all'orizzonte nei suoi pittoreschi contorni. Dalle ultime case di Monserrato si domina la visuale dell'ampio semicerchio che va da Canicattì, tocca le alture rocciose delle Madonie e permette di vedere, nelle giornate limpide, il pennacchio fumoso dell'Etna. A qualche centinaio di metri dall'abitato sorge, su una rupe scoscesa, il Castello Normanno, una fortezza di recente restauro. StoriaSi ipotizza che nel punto in cui oggi si trova Delia sorgesse un tempo l'antica Petiliana o Petilia. Lo storico Vito Amico scrive che il nome Delia deriverebbe dalla presenza a Petiliana di un tempio sacro alla dea Diana. La grande diffusione del nome Diana, fino a qualche decennio fa, sembrerebbe confermare questa interpretazione[4]. Esiste tuttavia l'ipotesi che il nome Delia sia di etimologia araba, da "Daliyah", e significherebbe vigneto[4][5]. Nel De Spucches[chi è? qual è la fonte?] si legge che il Comune di Delia fu fondato tra il 1581 e il 1600 da Gaspare Lucchesi, barone di Delia. Nel 1623 un suo discendente, Giuseppe Lucchesi, ottenne il titolo marchese. Nel 1622 la chiesa Madrice divenne parrocchia, per volontà del vescovo di Agrigento. Il 23 ottobre 1689 la parrocchia viene eretta ad Arcipretura; la chiesa fu ampliata nel 1791, sebbene la navata centrale sia di costruzione precedente al secolo XVII.[4] Nel 1698, in seguito al matrimonio di Maria Luccheri (unica figlia dell'allora marchese Nicola Antonio) con Ferdinando Gravina, principe di Palagonia, l'abitato passò a questa famiglia. Nel XIX secolo i Gravina vendettero tutti i diritti alla famiglia Tinebra. Delia appartenne alla diocesi di Agrigento fino al 1844, anno in cui, con bolla di Gregorio XVI, passò alla diocesi di Caltanissetta. Vito Amico riporta un censimento avvenuto verso il 1650, quando il paese contava 288 case e 1 071 abitanti. In un altro censimento del 1713, le case erano 403 e gli abitanti a 1705.[4] Durante il Risorgimento, alcuni picciotti parteciparono alla liberazione della Sicilia dopo lo sbarco di Garibaldi a Marsala. Dopo il plebiscito e l'annessione all'Italia, la storia di Delia rientra quadro generale della storia italiana.[6] Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
All'interno della chiesa è custodito il gruppo scultoreo della Madonna e dell'angelo dell'annuncio, opera di Francesco Biangardi.
Architetture civili
Architetture militari
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[8] Tradizioni e folcloreLa celebrazione della Settimana Santa è l'occasione folclorica principale nel paese. Dalla domenica delle Palme alla Domenica in Albis, in molti accorrono alla celebrazione dei sacri riti nonché alla partecipazione del composito programma drammaturgico messo in scena dall'associazione folcloristico-culturale Settimana Santa Delia. Il copione di riferimento è il Riscatto di Adamo di Filippo Orioles con parti modificate di Calogero Ferrara. EconomiaL'economia del paese si basa sull'agricoltura di pesche di Delia Igp, cereali, olive, mandorle e uva. Importante è anche l'allevamento di ovini, bovini ed equini. Presente è l'artigianato della lavorazione del vetro. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
GemellaggiSportIn passato nel comune hanno avuto sede alcune società di calcio che hanno disputato campionati dilettantistici regionali, tra le quali la Gorgonia e il Real Petilla Delia. Nella stagione 2017-2018 nascono due nuove realtà calcistiche, l'Atletico Gorgonia e la Nuova Petiliana che partecipano al campionato di Terza Categoria regionale. Nella stagione 2022-2023 la Gorgonia Delia partecipa per la prima volta nella sua storia al campionato di Promozione. Note
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