Del bell'idolo mio (HWV 104) è una cantata profana drammatica per soprano scritta da Georg Friedrich Händel tra il 1707 e il 1709, mentre era al servizio della famiglia Ruspoli come Maestro di cappella a Roma. Altri cataloghi di musica di Händel hanno fatto riferimento al lavoro come HG l,48 (non c'è la catalogazione HHA del lavoro).[1]
Storia della composizione
La fattura del copista per Ruspoli è datata 31 agosto 1709,[1] tuttavia non vi è alcuna prova che Händel fosse ancora a Roma in quel momento. Alcuni aspetti del manoscritto collegano la cantata con altre che furono scritte nella primavera del 1707.
Struttura della composizione
La cantata descrive la ricerca del cantante, quando si avventura nell'mondo dei morti per salvare l'anima della sua amata Nice. Il lavoro è orchestrato per soprano solista e clavicembalo (con indicazioni sparse per il basso continuo). La cantata contiene tre abbinamenti recitativo-aria. Un'esecuzione tipica del lavoro dura circa undici minuti.
Movimenti
Il lavoro consiste di sei movimenti:
Movimento
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Tipo
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Tonalità
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Metro
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Tempo
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Battute
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Testo
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Note
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1
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Recitativo
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si minore
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4/4
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14
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Del bell'idolo mio quest'è la fragil sua terrena salma.
Per rintracciar quell'alma scenderò d'Acheronte al tenebroso lago;
quell'adorato imago mi sarà cinosura in fra gl'abissi.
Corri, corri a morir, misero amante,
che la mortal sentenza io già la fluminai, e già la scrissi.
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Il recitativo presenta una scena di disperazione e preannuncia il viaggio che seguirà.
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2
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Aria
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mi minore
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4/4
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Andante
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35
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Formidabil gondoliero, io ti bramo, approda alla riva.
Nel varcare il temuto sentiero un certo diletto mi nasce nel petto, che l'ama ravviva.
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Include le istruzioni "Da Capo", e "Fine" instruction.
Nell'aria il gondoliere viene chiamato con impazienza, che viene resa con una ripetizione ritmica.
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3
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Recitativo
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4/4
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4
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Ma se non la rinvengo là nello stigio regno, misero, oh! che farò?
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Si conclude con un accordo in re maggiore.
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4
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Aria
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sol minore
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4/4
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Adagio
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22
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Piangerò, ma le mie lacrime saran simboli di fè.
Quando piange un'alma forte, sol nel regno della morte, si lusinga aver mercé.
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Include le istruzioni "Da Capo", e "Fine" instruction.
La frammentazione e il cromatismo malinconico esprimono il timore dell'insuccesso.
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5
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Recitativo
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4/4
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6
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Frà quell'orride soglie, tutto festante, si raggira il piede olocausto d'amor, e della fede.
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6
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Aria
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si bemolle maggiore
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3/8
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44
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Su rendetemi colei, consolata un infelice, cari numi, amati dei, voglio Nice.
Tanto tregua al duol interno! Dalle fiamme dell'inferno sorgerò nova fenice.
Voglio Nice.
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Due sezioni (battute 16 e 28) riportano l'indicazione di ripetizione.
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Il numero delle battute è come scritto nel manoscritto, non comprese le indicazioni di ripetizione. Quanto sopra è preso dal volume 50, dell'edizione Händel-Gesellschaft.
Note
- ^ a b Anthony Hicks (2001). "Handel, George Frideric". In Sadie, Stanley; Tyrrell, John. The New Grove Dictionary of Music and Musicians. x (2 ed.). London: Macmillan. p. 790.
Bibliografia
Collegamenti esterni