Davide GiacaloneDavide Giacalone (Livorno, 24 maggio 1959) è un giornalista e scrittore italiano. BiografiaNato da una famiglia di origine marsalese, dal 1979 ha collaborato con Vincenzo Muccioli insieme al quale scrive, anni dopo, La mia battaglia contro la droga, l'emarginazione e l'egoismo. È vicepresidente della Fondazione Luigi Einaudi. Carriera politicaDal 1980 al 1986 è stato segretario nazionale della Federazione Giovanile Repubblicana e dirigente del PRI. Dal 1981 al 1982 è stato capo della segreteria del Presidente del Consiglio dei ministri, Giovanni Spadolini. Dal 1987 al 1991 è stato consigliere del ministro delle poste e delle telecomunicazioni Oscar Mammì. È stato consigliere d'amministrazione e membro del comitato esecutivo delle società SIP, Italcable e Telespazio. Inchieste giudiziarieCoinvolto in Tangentopoli nel 1993, con l'accusa di avere smistato tangenti per il Partito Repubblicano Italiano,[1] fu arrestato e confessò di avere ricevuto denaro da Giuseppe Parrella, direttore dell'azienda di Stato per i servizi telefonici, e di averlo consegnato a Giorgio Medri, chiamando in causa anche Oscar Mammì e Giorgio La Malfa.[2] Nel 2001 fu assolto nel filone maggiore dell'inchiesta, e prosciolto per prescrizione in un filone minore[3]; affermando la propria completa innocenza, Giacalone fece ricorso contro la prescrizione in Cassazione, ma quest'ultima decise di archiviare comunque il procedimento[4]. Carriera giornalisticaPubblicista dal 1985, lasciata la politica, è direttore di Smoking, ed editorialista de L'Opinione. È stato anche consulente della Fininvest. Attualmente è una delle firme di Libero e collabora con l'emittente radiofonica nazionale RTL 102.5 dove ogni mattina, da lunedì a sabato, alle 7:10 circa durante la rassegna stampa contenuta nel programma Non stop news, commenta una notizia apparsa sulle prime pagine dei quotidiani nazionali. Da questa esperienza è nato il libro Diario Civile, edito nel 2005. Nel gennaio 2010 il consiglio dei ministri (governo Berlusconi IV) lo nomina presidente di DigitPA, nuova denominazione del "Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione"[5]. Nel 2011 è nominato presidente dell'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione, creata da Renato Brunetta, allora ministro della Funzione Pubblica e l'Innovazione. Il 18 novembre 2016 il sindaco di Sant'Angelo Lomellina Matteo Grossi gli conferisce la Chiave del paese, con la quale egli diventa cittadino onorario. Collabora periodicamente con il giornale online SocialNews[6]. Dal 2 giugno 2021 è direttore editoriale del quotidiano d'opinione La Ragione. LibriHa pubblicato:
Inoltre ha collaborato alla collana Manuali di conversazione politica, edita da Free foundation e abbinata al quotidiano Libero, tra i quali:
Note
Collegamenti esterni
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