La Cyclopaedia or an universal dictionary of arts and sciences, o brevemente Cyclopaedia, è un'opera scritta da Ephraim Chambers, stampata per la prima volta a Londra nel 1728 in quattro volumi in folio.
Meno conosciuta della più famosa Encyclopédie dei francesi Diderot e d'Alembert, Cyclopaedia è comunque la fonte principale d'ispirazione e un modello per tutti coloro che, durante tutto il XVIII secolo, si prefissarono l'obiettivo di redigere opere in grado di offrire un sapere critico e universale (la stessa Encyclopédie inizialmente era stata pensata come una semplice traduzione in francese di Cyclopaedia).
Origini
Le origini di questo libro sono, secondo le parole di Chambers:
il Lexicon Technicum: O, An Universal English Dictionary of Arts and Sciences: Explaining not only the Terms of Art, but the Arts Themselves di John Harris pubblicato nel 1704 a Londra considerata come la prima enciclopedia moderna in lingua inglese.
Le Dictionnaire historique et critique di Pierre Bayle (1697-1702)
Le Grand Dictionnaire Historique di Louis Moréri (1674)
Riedizioni, supplementi, contraffazioni in inglese
Un supplemento di Mr. Chambers's cyclopædia o, Universal dictionary of arts and sciences, stampata per W. Innys e J. Richardson, R. Ware, J. e P. Knapton, [e altri], 1753, 2 v., 43 cm (vol. 1; vol. 2 nelle Collezioni di documenti dell'Università del Wisconsin).
Alla sua morte nel 1740, Chambers lasciò un importante serie di note sulla sua enciclopedia, abbastanza da riempire sette nuovi volumi. L'editore affidò una nuova edizione, molto specializzata, al botanico John Hill e un supplemento fu pubblicato nel 1753 in due volumi per un totale di 3.307 pagine.
Abraham Rees pubblicò un'edizione completa e finale tra il 1778 e il 1788.[2].
Italiano
La prima traduzione italiana della Cyclopædia fu stampata a Napoli nel 1747:[3] essa fu la prima enciclopedia pubblicata in Italia, sebbene preceduta dalla pubblicazione dell'opera incompiuta di Vincenzo Coronelli.
Un'altra edizione vide la luce a Venezia nel 1748-1749 in dieci volumi, col titolo Dizionario universale delle arti e delle scienze[4].
Tavola anatomica nella Cyclopaedia.
In Francia
Chambers si trovò a Parigi nel 1739 per promuovere la nuova edizione della sua Cyclopaedia. Lì incontrò diversi editori, dei quali egli rifiuta tuttavia le proposte di traduzioni.
«questa enciclopedia che è stata appena tradotta di recente in italiano e che, per nostra ammissione, merita in Inghilterra e all'estero gli onori che riceve, non avrebbe mai potuto essere fatta, se prima che apparisse in inglese, noi non avessimo avuto nel nostro linguaggio delle opere dalle quali Chambers prelevava senza misura e senza scelta la maggior parte delle cose con le quali componeva il suo Dizionario. Cosa avrebbe pensato il nostro Francese di una traduzione pura e semplice? Avrebbe suscitato l'indignazione dei dotti e le critiche del pubblico, ai quali sarebbe stato presentato sotto un titolo sontuoso e nuovo, solo delle conoscenze che possedeva da tempo.[5].»
^Quest'ultima edizione non deve essere confusa con l'altra enciclopedia di Abraham Rees, che dal 1802 al 1820 è stata pubblicata in fascicoli The Cyclopædia; o, Universal Dictionary of Arts, Sciences, and Literature: nonostante alcune qualità di sintesi, è stata ampiamente criticata in quel periodo.
^Ciclopedia ovvero Dizionario universale delle arti e delle scienze [...] in otto tomi, traduzione di Giuseppe Maria Secondo, Napoli, Giuseppe De Bonis, 1747.
Bradshaw, Lael Ely. "Ephraim Chambers’ Cyclopedia." Notable Encyclopedias of the Seventeenth and Eighteenth Centuries: Nine Predecessors of the Encyclopédie. Ed. Frank Kafker. Oxford: The Voltaire Foundation, 1981. 123–137. (ISBN 0-7294-0256-8).
Collison, Robert. Encyclopædias: Their History Throughout the Ages. New York: Hafner, 1966. OCLC368968
Kafker, Frank. A. Notable Encyclopedias of the Late Eighteenth Century: Eleven Successors of the Encyclopédie. Oxford : Voltaire Foundation at the Taylor Institution, 1994.
Kolb, Gwin J. and James H. Sledd. “Johnson’s ‘Dictionary’ and Lexicographical Tradition.” Modern Philology 50.3 (Feb. 1953): 171–194.
Mack, Ruth. “The Historicity of Johnson’s Lexicographer.” Representations 76 (Fall 2001): 61–87.
Shorr, Phillip. Science and Superstition in the Eighteenth Century: A Study of the Treatment of Science in Two Encyclopedias of 1725–1750. New York: Columbia, 1932. OCLC3633346
Walsh, S. Patraig. "Cyclopaedia." Anglo-American General Encyclopedias: A Historical Bibliography, 1703–1967. New York: R.R. Bowker, 1968. 38–39. OCLC577541
Yeo, Richard. "The Best Book in the Universe": Ephraim Chambers’ Cyclopedia. In Encyclopædic Visions: Scientific Dictionaries and Enlightenment Culture. Cambridge: Cambridge UP, 2001. 120–169. (ISBN 0-521-65191-3)
Yeo, Richard R. "A Solution to the Multitude of Books: Ephraim Chambers's Cyclopaedia (1728) as "the Best Book in the Universe."" Journal of the History of Ideas, v. 64 (1), 2003. pp. 61–72. (ISSN 0022-5037 (WC ·ACNP))