Cucina povera![]() La cucina povera, più raramente bassa cucina,[1] è quella di umili origini. CaratteristicheNata per soddisfare le esigenze dei ceti sociali più bassi, la cucina povera è spesso a base di materie prime un tempo economiche, poco pregiate e facili da reperire.[2] Ne sono un esempio le frattaglie, prodotto di scarto della macellazione degli animali e considerate una valida alternativa ai tagli più morbidi che erano invece destinati ai più ricchi.[3] Alimenti ricorrenti della cucina povera sono i legumi, cereali come il riso, il miglio e il panico e prodotti correlati come le farine,[4] piante spontanee edibili, prodotti della terra come i tuberi e alcune tipologie di pesce.[5][6] Molte zuppe e stufati della cucina povera si ricavavano da alimenti avanzati, come ad esempio il pane raffermo, al fine di evitare sprechi.[4] Per molti anni stigmatizzata in diverse parti del mondo,[7] la cucina povera è stata in seguito rivalutata e le sono stati dedicati dei ricettari.[8] La gastronomia povera si contrappone giocoforza a quella ricca, anche detta "alta", che era legata ai ranghi sociali più facoltosi.[1] Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
Voci correlate |
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