Corno Nero (Alpi Pennine)

Corno Nero
(FR) Tête noire
Il Corno Nero visto dalla Ludwigshöhe
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Valle d'Aosta
  Piemonte
Provincia  Valle d'Aosta
  Vercelli
Altezza4 321 m s.l.m.
Prominenza42 m
Isolamento0,3 km
CatenaAlpi
Coordinate45°54′53.64″N 7°51′43.2″E
Altri nomi e significatiSchwarzhorn (tedesco)
Tête noire (francese)
Schwòarzehòrn (Greschòneytitsch)
Data prima ascensione18 agosto 1873
Autore/i prima ascensioneMarco Maglioli e Alberto Rothschild con le guide Peter Knubel e Niklaus Knubel e Eduard Cupelin, con tre portatori[1]
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Corno Nero (FR) Tête noire
Corno Nero
(FR) Tête noire
Mappa di localizzazione: Alpi
Corno Nero (Alpi Pennine)
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Pennine
SottosezioneAlpi del Monte Rosa
SupergruppoGruppo del Monte Rosa
GruppoMassiccio del Monte Rosa
CodiceI/B-9.III-A.2

Il Corno Nero (Schwarzhorn in tedesco, Tête Noire in francese, Schwòarzehòrn in Greschòneytitsch), è una montagna nel massiccio del Monte Rosa, nelle Alpi Pennine, alta 4.322 m s.l.m.

Caratteristiche

Localizzazione del Corno Nero nel massiccio del Monte Rosa.
Il Corno Nero (a sinistra), la Ludwigshöhe (al centro) e la Punta Parrot (a destra).

Si trova lungo la linea di cresta che a partire dalla Ludwigshöhe scende verso la Piramide Vincent e la Punta Giordani. Tale linea di cresta separa l'alta valle del Lys dall'alta Valsesia.

Si tratta di uno sperone roccioso dalla forma molto caratteristica e dall'aspetto assolutamente dissimile nei due versanti: quello nord è raggiunto fin quasi sulla vetta da una lingua nevosa; quello a sud-est, strapiomba su Alagna Valsesia con una grandiosa scarpata di roccia e neve, facente parte della Parete valsesiana del Monte Rosa; su questa parete sono stati aperti alcuni tra i più difficili e superbi itinerari delle Alpi.

Salita alla vetta

Il Corno Nero può essere salito partendo dal Colle del Lys. La difficoltà maggiore consiste nel superare il pendio nevoso terminale che raggiunge i 50° di pendenza. La salita viene valutata PD+.

Note

  1. ^ Saglio, Boffa, p. 214.

Bibliografia

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