La Convenzione di Stoccolma o Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (Stockholm Convention on Persistent Organic Pollutants), stabilita in occasione di un convegno tenutosi a Stoccolma dal 22 al 23 maggio 2001, si pone come obiettivo l'eliminazione e la diminuzione dell'uso di alcune sostanze nocive per la salute umana e per l'ambiente definite inquinanti organici persistenti (POP o POPs). I POP sono composti chimici con proprietà tossiche che si propagano nell'aria, nell'acqua o nel terreno e, a causa della loro scarsa degradabilità, risiedono nell'ambiente per lungo tempo.
Nel caso del dicloro difenil tricloroetano (DDT) la sua produzione non è stata vietata, ma è limitata a modeste quantità e con l'unico scopo di debellare la malaria nelle zone in cui questa malattia assume carattere endemico.
Sono in seguito state incluse quattro sostanze già in discussione dal 1998: pentabromodifenolo, clordecone, esabromodifenile e esaclorocicloesano (lindano). La convenzione è stata adottata il 22 maggio 2001, ed è entrata in vigore il 17 maggio 2004. Vi hanno aderito 181 paesi tra cui gli stati membri dell'Unione europea. L'Italia, che l'ha firmata il 23 maggio 2001, l'ha ratificata con la Legge n. 93 del 12 luglio 2022, e messa in forza il 19 luglio 2022 (il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/07/18/166/sg/pdf). La convenzione non è stata ratificata da Malesia, Israele e USA.
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