CineMAH è una serie di recensioni cinematografiche realizzate come vignette a fumetti da Leo Ortolani a partire dal 2012. Inizialmente pubblicate sul suo blog personale, dopo il buon successo di lettori hanno cominciato ad essere stampate in formato cartaceo.
Storia
Il termine "CineMAH" è stato usato per la prima volta da Ortolani nel suo blog come tag per i post di genere cinematografico in generale,[1] poi venne applicato alle recensioni a fumetti. Il "mah" secondo Ortolani rappresenta quel sospiro che si emette dopo aver visto un film al cinema,[2] magari quando ti viene chiesto un parere sul film,[3] e che significa all'incirca "Ma cosa ho appena visto?".[4]
Le recensioni cinematografiche sono iniziate nel 2012, quando Ortolani ha realizzato una serie di vignette su The Avengers[5] esprimendo il suo parere negativo, stupito dal grande successo di pubblico del film.[2][4] Mesi dopo è seguita la recensione di Die Hard - Un buon giorno per morire.[4] La creazione di queste recensioni, iniziate quasi per gioco, fu spinta inizialmente dalla volontà di «capire se ci fosse qualcuno che la pensava come me, là fuori»,[2] oltre a voler «divertirsi a fare qualcosa di diverso dal solito».[4][6] Successivamente, visto che il divertimento si aveva anche da parte dei lettori,[3] le recensioni sono continuate e sono diventate «un appuntamento fisso per chi segue il blog».[4]
Negli anni successivi queste storie hanno cominciato ad essere pubblicate in formato cartaceo: prima la recensione de L'uomo d'acciaio pubblicata su Rat-Man Collection n. 101 a marzo 2014, poi un albo speciale contenente la recensione del primo film di Star Trek presentato in occasione della sua partecipazione allo StarCon Comics a Bellaria-Igea Marina (Rimini) a maggio 2016.[7]
Il buio in sala
A fine maggio 2016 le recensioni sono state raccolte in un volume cartonato di 192 pagine edito dalla BAO Publishing, dal titolo CineMAH presenta: Il buio in sala,[8] in cui sono stati aggiunti degli inediti, rimasti nel cassetto fino a quel momento per mancanza di tempo.[9] Il volume è stato annunciato da Ortolani il 1º ottobre 2015 in occasione della presentazione del volume L'elenco telefonico degli accolli di Zerocalcare alla Feltrinelli di Milano;[10] nei mesi successivi sono stati via via rivelati il mese di uscita,[11] la copertina,[12] le recensioni presenti,[13] e la variant cover a tema Mad Max: Fury Road (in edizione limitata di 1500 numeri per le librerie Feltrinelli).[14]
Poiché le vignette erano state pensate per essere scorse verticalmente in un monitor del computer, è stato necessario trovare un sistema per poterle pubblicare in formato cartaceo senza perdere le caratteristiche da "immagine fluttuante" viste sul blog.[15] Ortolani ha deciso quindi di non aggiungere cornici (per mantenerne l'atmosfera fluttuante) ma di inserirle in uno sfondo completamente azzurro per renderne possibile la lettura come un normale fumetto.[6]
L'albo contiene anche introduzioni disegnate di Zerocalcare, Roberto Recchioni e Giacomo Bevilacqua, fumettisti che realizzano anch'essi recensioni a fumetti di film e con i quali Ortolani spesso discute scherzosamente sulle differenze dei rispettivi gusti cinematografici.[16]
Per promuovere l'uscita del volume, l'autore ha intrapreso un piccolo tour tra fine maggio e inizio giugno in alcuni festival e librerie di Torino, Milano, Bologna e Roma,[17][18] in occasione di alcune delle quali era possibile anche ricevere in omaggio una sagoma in cartone allo stand della BAO.[19]
La volontà di Ortolani è di continuare a realizzare le recensioni cinematografiche a fumetti;[4] tra i titoli di film che gli piacerebbe recensire, ha citato L'avventura degli Ewoks[6], Solo Dio perdona[21] e Batman v Superman: Dawn of Justice (ipotizzando un possibile confronto con Captain America: Civil War).[15] Ha anche scherzato sui possibili titoli per la prossima raccolta in volume delle recensioni, proponendo Il Buio Colpisce Ancora, Il Buio Contro Tutti e Il Ritorno del Buio.[21]
Le vignette sono poi ricominciate a gennaio 2022 su Instagram, per un massimo di 10 vignette a recensione.[22]
Realizzazione
Ortolani ha dichiarato che la scelta del film da recensire nasce da quanto quella pellicola gli ha «smosso qualcosa» (e aggiunge scherzando che «non sempre è l'entusiasmo, e dopo va tirato lo sciacquone»).[20] L'autore racconta il film e le sue opinioni disegnandosi in prima persona, per sottolineare come tutte le vignette rappresentino un parere totalmente personale.[6] La narrazione, inoltre, più che sul film è incentrata sulle reazioni dell'autore alla visione del film stesso.[20] A tal proposito Ortolani sottolinea:[2]
«Il bello delle recensioni di "CineMAH presenta" è che il film lo raccontano quasi per caso, e la recensione diventa solo una scusa per raccontare le nostre, di storie, quelle che viviamo un po' tutti, fuori e dentro la sala cinematografica.»
Nonostante la maggior parte delle recensioni siano focalizzate sui film di supereroi, dato che inizialmente si voleva prendere in giro proprio quel tipo di film,[21] ne vengono realizzate anche di film più impegnati (come Torneranno i prati) e di film che sono effettivamente piaciuti a Ortolani (come Captain America: The Winter Soldier o Mad Max: Fury Road), anche se secondo la sua opinione con questi ultimi non si riesce a ridere allo stesso modo di quanto si faccia con quelli brutti.[3][21]
Le recensioni di Ortolani sono state recepite molto positivamente dai lettori.[3][4]
Il volume Il buio in sala del 2016 è stato lodato dal sito MangaForever, che gli ha dato un voto di 8,5 e ha sottolineato come, a prescindere dai propri gusti cinematografici, non si possa «fare a meno di ridere per il tipico umorismo che si può ritrovare solo nel migliore Rat-Man.»[27] Secondo la rivista Rolling Stone, invece, Ortolani «sembra ancora alla ricerca di una sua vera voce post-Rat-Man», consigliando quindi l'albo solo ai fan dell'autore.[28]
Note
^Leo Ortolani, CineMAH?, Come Non Detto, 26 ottobre 2012
^abcdLeo Ortolani, Spegnete quel cellulare, tanto nessuno vi cerca, introduzione a CineMAH presenta: Il buio in sala, BAO Publishing, Milano, maggio 2016, pp. 5-6. ISBN 978-88-6543-669-1