Cima di Serpentera Nord

Cima di Serpentera Nord
Il punto culminante
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Piemonte
Altezza2 358 m s.l.m.
Prominenza130 m
CatenaAlpi
Coordinate44°11′50.32″N 7°42′01.14″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Cima di Serpentera Nord
Cima di Serpentera Nord
Mappa di localizzazione: Alpi
Cima di Serpentera Nord
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Liguri
SottosezioneAlpi del Marguareis
SupergruppoCatena Marguareis-Mongioie
GruppoGruppo del Marguareis
SottogruppoDorsale Serpentera-Cars
CodiceI/A-1.II-B.2.b

La Cima di Serpentera Nord (2358 m[1]) è la più alta delle tre montagne chiamate ’’’Cime di Serpentera’’’; si trova nelle Alpi Liguri.

Storia

In alcuni antichi documenti della Certosa di Pesio la zona delle Cime di Serpentera viene indicata con il toponimo ‘’Zerpenteria’’.[1]

Geografia

Cima centrale o Rocche Gaudioline
Cima Sud

Le Cime di Serpentera si trovano sulla costiera che divide la Valle Ellero (a est) dalla Valle Pesio. Sono situate a nord della Porta Sestrera, partendo dalla quale si incontra prima la tondeggiante e prativa Cima Sud (2344 m), poi la Cima Centrale (anche denominata Rocche Gaudioline, 2356 m[2]) ed infine la Cima Nord. A settentrione di quest'ultima la costiera si biforca: il ramo principale prosegue verso nord in direzione della Cima Cars, mentre un ramo secondario si dirige a nord-est dividendo tra loro due valloni tributari dell'Ellero risalendo alle Rocche di Serpentera o Rocche Pical (2239 m) ed esaurendosi poi verso Pian Marchisio.[1] La prominenza topografica della Cima Nord è di 130 metri.[3] Le tre cime dominano da ovest il Lago delle Moie.

Nella SOIUSA la montagna dà il nome alla Dorsale Serpentera-Cars, un sottogruppo alpino.[4].

Geologia

La zona dove sorge la montagna è di natura carsica; denominata nella letteratura speleologica ‘’Area carsica Biecai – Serpentera’’,[5] è caratterizzata dalla presenza di varie cavità naturali, tra le quali l’"Abisso di Serpentera", spostato in direzione delle Rocche di Serpentera.[6]

Accesso alla vetta

Le Cime di Serpentera, parzialmente nelle nubi, viste da est
Semprevivo fiorito sulla Cima di Serpentera Nord

Accesso estivo

La Cima di Serpentera può essere raggiunta dalla Porta Sestrera con un itinerario di tipo escursionistico fuori sentiero che seguendo il crinale Ellero/Pesio[7], toccando anche le altre due cime. A sua volta la Porta Sestrera è raggiunta dall’itinerario della Grande traversata delle Alpi nel tratto che collega il rifugio Mondovì con la Porta Sestrera.[8]

La montagna è anche una meta di itinerari cicloalpinistici in mountain bike.[9]

Accesso invernale

Le Cime di Serpentera sono anche una meta di escursioni invernali e, preferibilmente, primaverili scialpinistiche, con partenza da Pian Marchisio (se la strada è aperta) o da Ponte Murato. La salita è considerata di difficoltà ‘’MS’’ (‘’Medi Sciatori’’).[10]

Protezione della natura

I versanti della montagna affacciati sulla Val Pesio fanno parte del Parco naturale del Marguareis.

Note

  1. ^ a b c CAI-TCI, Alpi liguri, pagg. 365-366.
  2. ^ Fraternali, carta 1:25.000.
  3. ^ (EN) Cima Serpentera Nord, su peakery.com. URL consultato il 17 luglio 2022.
  4. ^ Marazzi, p. 62.
  5. ^ Area carsica Biecai - Serpentera, su catastogrotte-piemonte.net, AGSP - Catasto speleologico di Piemonte e Valle d'Aosta, 24 giugno 2020. URL consultato il 15 luglio 2022.
  6. ^ Abisso di Serpentera, su catastogrotte-piemonte.net, AGSP - Catasto speleologico di Piemonte e Valle d'Aosta, 3 giugno 2020. URL consultato il 15 luglio 2022.
  7. ^ Furio Chiaretta, Filippo Ceragioli e Aldo Molino, 607 – Le Cime di Serpentera (2344, 2358), in A piedi in Piemonte, vol. 1, Subiaco, Iter edizioni, 2006, pp. 240-244, ISBN 8881771152..
  8. ^ AA.VV., Piemonte (eccetto Torino), Touring club italiano / Garzanti, 1961, p. 320. URL consultato il 17 luglio 2022.
  9. ^ Saline (2612 m) - Pian Ballaur (2604 m) - Serpentera (2358 m), su cicloalpinismo.com. URL consultato il 25 luglio 2022.
  10. ^ Serpentera (Cime di) dalla Valle Ellero, su gulliver.it, 28 febbraio 2022. URL consultato il 17 luglio 2022.

Bibliografia

Cartografia

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