Chloris spinoides
Il verdone dell'Himalaya o verdone pettogiallo (Chloris spinoides (Vigors, 1831)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, spinoides, è formato da Spinus ("lucherino") con l'aggiunta del suffisso di origine greca -οιδης (-oidēs, "simile a"), col significato di "simile al lucherino" in virtù dell'aspetto di questi uccelli. DescrizioneDimensioniMisura 12–14 cm di lunghezza, per 15-21 g di peso[3]. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di becco robusto, ali appuntite e coda dalla punta lievemente forcuta. BiologiaI verdoni dell'Himalaya sono uccelletti miti e moderatamente gregari, che si muovono in piccoli gruppi e mostrano abitudini essenzialmente diurne, passando la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo al suolo o fra i cespugli. AlimentazioneLa dieta di questi uccelli è essenzialmente granivora: questi uccelli si nutrono soprattutto di semi di piante erbacee, cardo e pinoli, ma non disdegnano di integrare la propria dieta con altro materiale sia di origine vegetale (germogli, bacche e frutti) che, sebbene raramente, animale (piccoli insetti e invertebrati). RiproduzioneLa stagione riproduttiva va da maggio a settembre, quando si formano le coppie (si tratta infatti di uccelli rigidamente monogami). Il nido ha la forma di una coppa e viene costruito dalla sola femmina fra i rami di un albero o un cespuglio, intrecciando fibre vegetali e foderando l'interno con lanugine: a differenza di molte specie affini, i verdoni dell'Himalaya si dimostrano poco territoriali durante il periodo riproduttivo, con vari nidi (fino a 6) che possono essere reperiti su un'unica pianta[3]. Distribuzione e habitatCome intuibile dal suo nome comune, il verdone dell'Himalaya è diffuso lungo tutta la catena dell'Himalaya, oltre che nella zona di confine fra India e Birmania e con una piccola popolazione diffusa anche in Afghanistan centro-orientale. La specie è tendenzialmente stanziale, con le popolazioni Himalayane che durante la stagione fredda L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle foreste montane e submontane di latifoglie (principalmente querce e rododendri), con presenza di radure e di fonti d'acqua permanenti. SistematicaQuesta specie è stata in seguito ascritta a lungo al genere Carduelis, venendo però recentemente segregata nel genere Chloris, che condivide con gli altri verdoni e nel quale viene classificata ancor oggi[4]. Se ne riconoscono due sottospecie[2]:
Secondo alcuni autori, il verdone dell'Himalaya formerebbe una superspecie col verdone del Vietnam (da alcuni considerato una sua sottospecie col nome di C. s. monguilloti) ed il verdone testanera[3]. Note
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