Chima panacaChima panaca è il nome attribuito da tutti gli storici, sia spagnoli sia indigeni, alla linea ereditaria di Manco Cápac, il capostipite della dinastia Inca. Tale lignaggio che ogni sovrano inca costituiva al suo avvento al trono aveva il nome di panaca, un termine quechua legato al concetto di discendenza. Il nome “Chima” deriverebbe da quello di un personaggio storico che, per primo, avrebbe diretto le sorti della famiglia ereditaria di Manco alla sua morte. Questa panaca non sembra aver rivestito un importante ruolo politico, almeno negli ultimi tempi della storia incaica, ma il suo prestigio doveva essere comunque notevole se, come tramanda Sarmiento de Gamboa, i suoi componenti adoravano solo la statua di Manco, mentre le altre panaca riservavano le loro devozioni indistintamente a tutte le effigie degli Inca defunti. Il territorio su cui Chima panaca esercitava la sua signoria era rappresentato dalla conca idrografica del Huancaro e comprendeva i villaggi di Choco e Cachona. Bernabé Cobo, trattando dei ceque, linee immaginarie che, partendo a raggiera dal Cuzco, univano tra loro i luoghi sacralizzati dell'impero, detti huaca, riconosce il dominio di questa panaca sul quinto ceque, del cammino di Cuntisuyo. Le huaca di questo ceque erano cinque.
La panaca Chima apparteneva alla casata Hurin-Cuzco. Grazie a Sarmiento de Gamboa conosciamo i nomi dei suoi rappresentanti subito dopo la conquista spagnola. Essi erano: don Diego Checo e don Juan Guargua Chima. Bibliografia
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