Chiesetta di Santa Sofia
La chiesetta di Santa Sofia è un edificio religioso situato a Pedemonte, frazione di San Pietro in Cariano, in provincia di Verona. DescrizioneGrazie all'epigrafe su una lapide, ora custodita presso il convento dei padri Stimatini a Sezano di Valpantena, su cui si legge: «SANCTE SVFFIE ALTARIO ET CVBA AVDIBERT AB. EDIFICABIT» si sa che già era presente un edificio di culto cristiano edificato nel IX secolo dall'abate Odiberto I appartenente al monastero di Santa Maria in Organo di Verona. Di questa prima costruzione (che si suppone fosse stato, a sua volta, costruito su di uno precedente) non rimane, tuttavia, alcuna traccia ad esclusione delle fondamenta. L'attuale fabbricato risale alla metà del XIV secolo e costituisce un esempio di architettura tardo romanica del veronese.[1][2] All'interno presenta affreschi databili intorno alla fine del XIV secolo e l'inizio del XV, oltre alle firme di vicari e notabili che la frequentarono, mentre l'impianto strutturale risale ad un periodo compreso tra l'831 e l'845. La chiesa si affaccia su un'antica via utilizzata ancora oggi dai pastori per il transito delle greggi: alcune firme ancora oggi leggibili ne sono una testimonianza.[3] L'edificio si presenta con una facciata a capanna, più alta del tetto, realizzata con conci di tufo squadrata orientata verso ovest, come tradizione per le chiese romaniche. L'interno, ad un'unica navata, è coperto da un tetto sorretto da capriate lignee mentre il pavimento è costituito sa semplici lastroni in marmo. A nord vi è una piccola cappella, da cui si accede da una porticciola subito prima del presbitero, di recente costruzione. L'altare barocco è realizzato in marmo, principalmente con l'utilizzo del rosso veronese. All'estremo orientale, la chiesa termina con un'abside di forma rettangolare. I muri interni e l'abside sono impreziositi da alcuni affreschi di pregevole fattura, probabilmente realizzati, almeno in parte, nel trecento da un allievo del Turone.[1] Sempre sui muri interni si possono trovare iscrizioni di vicari e personaggi di rilievo che hanno, negli anni, frequentato questo luogo.[2] Attualmente la chiesa risulta inagibile, soprattutto in seguito ai danni riportati dai terremoti del 2012.[2] Rimangono visitabili solamente il sagrato e il giardino esterno.[3] È stata luogo del cuore FAI del 2014, raccogliendo dei fondi per il mantenimento della struttura.[4] Dal 2015 è costituita l'Associazione per la tutela e la valorizzazione della Chiesa di Santa Sofia di Pedemonte[5] che ne promuove la conoscenza e il restauro[6]. Note
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