La Chiesa ortodossa ucraina (in ucrainoУкраїнська Православна Церква?, Ukrayinska Pravoslavna Tserkva; in russoУкраинская Православная Церковь?, Ukrainskaya Pravoslavnaya Tserkov'), comunemente indicata come Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca (in inglese Ukrainian Orthodox Church of the Moscow Patriarchate, UOC-MP, in russoУкраинская православная церковь Московского патриархата, УПЦ-МП?) è una delle chiese "autonome" sotto la giurisdizione del Patriarcato di Mosca, cioè la Chiesa ortodossa russa (nella terminologia del cui Statuto una "Chiesa di autogoverno" si distingue da una " Chiesa autonoma"[1][2][3]). La Chiesa russa definisce la Chiesa ucraina come una "chiesa auto-governata con diritti di ampia autonomia".[1]
Al 2022, l'UOC-MP è uno dei due maggiori organismi ecclesiastici ortodossi nell'Ucraina moderna, insieme alla Chiesa ortodossa dell'Ucraina. Quest'ultima è stata istituita durante il concilio di riunificazione tenutosi sotto gli auspici del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli il 15 dicembre 2019.[4] Da allora, il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli contesta le pretese del Patriarcato di Mosca della sua giurisdizione ecclesiastica sul territorio dell'Ucraina.[5][6][7]
L'UOC-MP gode di un'indipendenza amministrativa quasi totale dal Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca. Il Primate della Chiesa ortodossa ucraina è il membro permanente più anziano[8] di quel sinodo e quindi ha voce in capitolo nei processi decisionali rispetto al resto della Chiesa russa in tutto il mondo.
Dal 7 giugno 2022 le eparchie della Crimea sono state scoporate dalla Chiesa ortodossa ucraina e sono state inserite nella metropolia della Crimea della Chiesa ortodossa russa.[9] Inoltre, a causa del conflitto russo-ucraino, due eparchie ortodosse ucraine (Roven'ky[10] e Berdjans'k[11]) sono state sottomesse alla diretta giurisdizione del patriarca di Mosca e del Santo Sinodo russo.
La Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca insiste sul fatto che il suo nome sia solo Chiesa ortodossa ucraina,[13] affermandosi così come è l'unico corpo canonico di cristiani ortodossi nel Paese,[13] una "chiesa locale" ucraina (in ucrainoПомісна Церква?).
Era anche il nome con cui è registrato nel Comitato di Stato dell'Ucraina per gli affari religiosi.[14]
Viene spesso chiamata Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca)[15][16][17] per distinguerla dalle due chiese rivali che si contendevano il nome della Chiesa ortodossa ucraina.
Dopo la creazione della Chiesa ortodossa dell'Ucraina, il 20 dicembre 2018, il parlamento ucraino ha votato per costringere la UOC-MP a rinominarsi nella sua registrazione statale obbligatoria, il suo nuovo nome doveva riportare "il nome completo della chiesa a cui è subordinata".[18][19][20] Ciò è stato motivo di protesta da parte degli aderenti all'UOC-MP.[21] L'11 dicembre 2019 la Corte suprema dell'Ucraina ha consentito alla Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca di mantenere il proprio nome.[22] L'UOC-MP aveva argomentato che il proprio centro di governo si trova nella capitale dell'Ucraina, Kiev, non nella capitale russa, Mosca, e quindi non doveva essere rinominata.[22]
Organizzazione
La Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Mosca è organizzata in 53 eparchie:[23]
Eparchia di Černivci-Bucovina (Чернівецько-Буковинська єпархія)
Eparchia di Černihiv (Чернігівська єпархія)
Eparchia di Šepetivka (Шепетівська єпархія)
Elenco dei primati
Metropolita di Kiev, Galich e tutta la Piccola Russia
Il metropolita Gedeon Svyatopolk-Chetvertynsky 1685–1690, il primo metropolita di Kiev della Chiesa ortodossa russa; fino al 1688 aveva il titolo di metropolita di Kiev, Galizia e tutta la Rutenia
Metropolita Varlaam 1690–1707
Metropolita Ioasaph 1707–1718
vacante 1718–1722
Arcivescovo Varlaam 1722–1730
Metropolita Raphael 1731–1747, fino al 1743 come arcivescovo
Metropolita Timoteo 1748–1757
Metropolita Arseniy 1757–1770; nel 1767 il metropolita Arseniy divenne metropolita di Kiev e Halych
Nel 1770 la giurisdizione dell'ufficio fu ridotta all'amministrazione di una diocesi come metropolita di Kiev e della Galizia. L'autonomia fu sciolta e la chiesa fu fusa con la Chiesa ortodossa russa.
Esarca dell'Ucraina
A causa dell'emigrazione del metropolita Antonio nel 1919, fino alla seconda guerra mondiale l'eparchia di Kiev era spesso amministrata da vescovi provvisori. Anche a causa della situazione politica in Ucraina, la Chiesa ortodossa russa introdusse nella sua storia un nuovo titolo di Esarca dell'Ucraina che fino al 1941 non era necessariamente associato al titolo di Metropolita di Kiev e Halych.
Metropolita Mikhail (Yermakov) 1921–1929 (vescovo di Grodno e Brest, 1905–1921; arcivescovo di Tobolsk, 1925; e metropolita di Kiev, 1927–1929)
Metropolita Konstantin (Dyakov) 1929–1937 (metropolita di Kharkiv e Okhtyrka, 1927–1934 e metropolita di Kiev 1934–1937)
vacante 1937–1941
Metropolita di Volyn e Lutsk, Esarca dell'Ucraina occidentale e della Bielorussia
^(UK) Elenco dal sito web della Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Mosca.
^Dal 16 maggio 2023 direttamente sottomessa all'autorità del patriarca di Mosca a causa della fuga del vescovo dalla regione dovuta alle operazioni militari in corso. cf. (RU) sito web del patriarcato.
^abcDal 7 giugno 2022 è annessa al patriarcato di Mosca.
^Dal 13 ottobre 2022 direttamente sottomessa all'autorità del patriarca di Mosca per le difficoltà di comunicazione con Kiev. cf. (RU) sito web del patriarcato.
^Ufficialmente non fa più parte dell'ortodossia a partire dal Grande Scisma; nel 2006 il Papa ha abbandonato il titolo di Patriarca d'Occidente, nonostante alcune Chiese glielo riconoscano tuttora
^Autocefalia non universalmente riconosciuta (riconosciuta da Mosca, Bulgaria, Georgia, Polonia e Repubblica ceca · Slovacchia; non riconosciuta dagli altri patriarcati, per i quali è ancora una giurisdizione autonoma della chiesa russa)
^Autonomia dal patriarcato di Belgrado non universalmente riconosciuta (riconosciuta solo da Belgrado stessa)
^Autonomia dal patriarcato di Costantinopoli non universalmente riconosciuta (riconosciuta da Costantinopoli ma non da Mosca)
^Autonomia dal patriarcato di Gerusalemme non universalmente riconosciuta