Chiesa di Santa Maria Rotonda (Ripalta Arpina)
La chiesa di Santa Maria Rotonda è la parrocchiale di Ripalta Arpina, in provincia di Cremona e diocesi di Crema[2]; fa parte della zona pastorale sud. StoriaL'esistenza della pieve di Ripalta è attestata a partire dal 1150 circa; nel XII secolo essa risultava retta da arciprete e da un capitolo di canonici e dal Liber Synodalium del 1385 s'apprende che essa aveva come filiali le cappelle di Montodine, Moscazzano e Rovereto[3]. La pieve fu visitata nel 1520 dal vescovo Gerolamo Trevisan e nel 1578 monsignor Niccolò Sfondrati trovò che l'arciprete era coadiuvato da un canonico e da un chierico[3] e che nella pieve aveva sede la confraternita del Santissimo Sacramento[4]. Nel 1580, con l'istituzione della diocesi di Crema, decretata da papa Gregorio XIII l'11 aprile di quell'anno, la chiesa entrò a farne parte; tre anni dopo la parrocchia, inclusa nel vicariato di Ripalta Nuova, ricevette la visita apostolica del vescovo di Bergamo Gerolamo Ragazzoni[4]. Il vescovo Diedo annotò, durante la sua visita del 1611, che la chiesa era inserita nel vicariato di Montodine[4]. La prima pietra della nuova parrocchiale venne posta nel 1779; l'edificio, in stile neoclassico, fu portato a termine nel 1799[5]. Se nel Settecento la chiesa era menzionata nuovamente tra quelle inserite nel vicariato di Ripalta Nuova, nel secolo successivo tornò nel vicariato di Montodine, per poi confluire nel 1970 nella neo-costituita zona pastorale sud[4]. DescrizioneEsternoLa facciata a capanna della chiesa, rivolta a ponente e rivestita in mattoni, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da lesene tuscaniche; quello inferiore presenta i tre ingressi, mentre quello superiore è caratterizzato da una finestra e coronato dal timpano di forma triangolare. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, abbellito da parsate angolari; la cella presenta su ogni lato una monofora sormontata da un timpano ed è coronata dalla cupoletta poggiante sulla lanterna. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, al termine della quale si sviluppa il presbiterio, chiuso dall'abside quadrata; qua sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali l'affresco raffigurante la Vergine Assunta attorniata dagli Apostoli e da angeli, eseguito da Mauro Picenardi, e i dipinti dei pennacchi, ritraenti i Quattro Evangelisti[5]. Note
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