Chiesa di Santa Gertrude (Rotzo)
La chiesa arcipretale di Santa Gertrude è la parrocchiale di Rotzo, in provincia di Vicenza e diocesi di Padova[1]; fa parte del vicariato di Asiago[2]. StoriaLa prima citazione dell'Ecclesia sancte Hengeldrude de Rocio è contenuta in un atto datato 27 marzo 1250 e siglato proprio sotto il portico del luogo di culto; in questo documento si legge che alcuni giorni prima Ezzelino III da Romano aveva acquistato in zona alcuni beni[1]. Grazie alla decima papale del 1297 si apprende che questa chiesa era filiale della pieve di Santa Maria di Caltrano, dalla quale continuò a dipendere ancora per quasi due secoli[3]. Nel 1488 il vescovo di Padova Pietro Barozzi, durante la sua visita pastorale, trovò che l'edificio era dotato di tre altari e che misurava dodici metri di lunghezza[3]. La prima pietra della nuova parrocchiale venne posta nel 1761; la consacrazione fu impartita il 23 giugno 1763 dal vescovo di Torcello Marco Giuseppe Cornaro[1], mentre nel 1795 il vescovo Nicolò Antonio Giustinian elevò la chiesa al rango arcipretale[3]. Durante la prima guerra mondiale la parrocchiale fu distrutta quasi del tutto, per poi venir ricostruita ex novo tra il 1925 e il 1927 e consacrata nel 1938[3]; nel 1975, in ossequio all'adeguamento liturgico delle chiese, si provvide a collocare nel presbiterio il nuovo altare rivolto verso l'assemblea[1]. DescrizioneEsternoLa facciata a capanna della chiesa, rivolta a ponente e tripartita da quattro semicolonne ioniche sorreggenti il frontone sormontato da una croce, presenta centralmente il portale d'ingresso architravato e inscritto in un arco a tutto sesto[1]. Accanto alla parrocchiale si erge su un alto basamento a scarpa il campanile a pianta quadrata; la cella presenta su ogni lato una monofora, protetta da balaustra e affiancata da lesene, ed è coronata dalla guglia piramidale poggiante sul tamburo a base ottagonale. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano i due corti bracci del transetto e le cui pareti sono scandite da lesene e colonne sorreggenti la trabeazione sopra la quale si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, delimitato da balaustre e chiuso dalla parete a fondo piatto. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto Santa Gertrude, eseguita nel 1928 da Giuseppe Mincato[3], e l'affresco raffigurante Dio Padre benedicente, realizzato nel 1937 da Antonio Soranzo[3][4]. Note
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