Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Cadoneghe)
La chiesa di Sant'Andrea Apostolo è la parrocchiale di Cadoneghe, in provincia e diocesi di Padova[2]; fa parte del vicariato di Vigodarzere. StoriaNella decima papale del 1297 si legge che, nella zona di Cadoneghe, sorgevano nella frazione Bagnoli, all'epoca nota con il nome Cazaviglava, una chiesa intitolata a santo Stefano Protomartire e un monastero femminile[3]. La chiesa di Sant'Andrea nel capoluogo sorse invece nel Trecento e a partire dal quel secolo sono presenti attestazioni della sua esistenza[3]; in un atto del 1414 è menzionato il curato cadoneghese pre' Nicolò[2]. Dalla relazione della visita pastorale del 1453 del vescovo Fantino Dandolo s'apprende che questa chiesa era stata eretta a parrocchiale e che quella di Santo Stefano era stata resa sua filiale[3][2]. Nel 1572 risultava che l'edificio era dotato di quattro altari, il maggiore dei quali era ospitato nella piccola abside, sopra la quale si innestava il campaniletto, dotato di due campane[2]. Nel XVIII secolo la chiesa fu ricostruita ex novo[3]; nel 1753 il vescovo Carlo della Torre di Rezzonico la trovò terminata da poco e dotata di tre altari, saliti a cinque nel 1811[2]. La consacrazione venne impartita invece il 12 settembre 1942; nel 1977 fu aperto un ingresso secondario sulla parete rivolta a settentrione, mentre poi nel 2002 venne restaurato il tetto e tra il 2015 e il 2016 l'intero edificio fu interessato da un'ulteriore risistemazione[2]. DescrizioneEsternoLa facciata della chiesa, che volge a oriente[2] ed è a capanna, è tripartita da quattro lesene d'ordine ionico poggianti su basamenti e sorreggenti la trabeazione; presenta inoltre il portale d'ingresso sovrastato da un timpano semicircolare e negli intercolumni delle specchiature. In sommità si staglia il frontone triangolare, contenente nel mezzo un piccolo oculo circolare, mentre a coronamento sono poste tre alte statue. InternoL'interno dell'edificio consta di una sola navata, sulla quale si affacciano gli sfondamenti degli altari laterali e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la cornice sopra la quale s'imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, nel quale sono alloggiati l'altare maggiore e quello postconciliare rivolto verso l'assemblea[2]. L'opera di maggior pregio qui conservata è il trittico raffigurante la Crocifissione con la Vergine e san Giovanni Evangelista, eseguita da Caterino Veneziano nel 1375[3]. Note
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