Chiesa di San Pietro Apostolo (Quintano)
La chiesa di San Pietro Apostolo è la parrocchiale di Quintano, in provincia di Cremona e diocesi di Crema[1][2]; fa parte della zona pastorale nord. StoriaLa prima citazione di un luogo di culto a Quintano risale al 1459, quando esso risultava dipendere dalla pieve di San Martino di Palazzo Pignano[3]; dalla relazione della visita pastorale del 1565 del vescovo di Piacenza Bernardino Scotti si apprende che i fedeli ammontavano ad appena 125[4]. Alcuni anni dopo, la parrocchia passò dalla diocesi di Piacenza a quella di Crema, eretta con la bolla Super Universas da papa Gregorio XIII l'11 aprile 1580 e nel 1583 la chiesa venne visitata da monsignor Gerolamo Regazzoni, vescovo di Bergamo, il quale rilevò la presenza di due oratori dedicati rispettivamente a sant'Ippolito e a sant'Antonio[4]. La chiesa, rinnovata sempre in quel secolo, fu consacrata nel 1588 dal vescovo di Crema Gian Giacomo Diedo[5]; nel Seicento la parrocchiale venne abbellita dai dipinti del pittore Gian Giacomo Barbelli e si procedette a rimodellare il timpano la facciata[1]. Nel 1733 la chiesa fu elevata a prepositurale e nello Status animarum diocesi di Crema si legge che il numero dei fedeli era pari a 225[4]. Nel 1893, per volere dell'allora parroco don Agostino Oldani, si procedette alla copertura delle capriate, prima a vista, mediante la realizzazione di un plafone; nel 1897, inoltre, anche il campanile venne rimaneggiato[1][5]. La parrocchiale fu ampliata nel 1952 con il prolungamento della navata di una campata e mezza e con l'abbassamento del livello del pavimento; in quest'occasione venne anche riedificata la facciata[1]. Con la riorganizzazione territoriale della diocesi decretata nel 1970 dal vescovo Carlo Manziana, la parrocchia passò dal vicariato di Trescore Cremasco, contestualmente soppresso, alla zona pastorale Nord[4]. Nel 2008 la chiesa venne adeguata alle norme postconciliari e nel 2014 fu interessata da un intervento di restauro[1]. DescrizioneFacciataLa semplice facciata a capanna della chiesa, rivolta a occidente, presenta centralmente il portale d'ingresso architravato e una finestra ed è scandita ai lati da due lesene con capitelli ionici sorreggenti il timpano di forma triangolare[1]. Annesso alla parrocchiale è il campanile, abbellito da paraste angolari; la cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto ed è coronata dalla guglia conica[1]. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali introdotte da archi a tutto sesto e le cui pareti sono scandite da paraste sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a botte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, ospitante l'altare maggiore e chiuso dall'abside quadrangolare[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali gli affreschi raffiguranti la Consegna delle chiavi a san Pietro, la Liberazione di san Pietro dal carcere e i Santi Pietro e Paolo, attribuiti variamente a Carlo Urbino, ad Antonio Campi o a Bernardino Campi[5] Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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