Chiesa di San Leonardo (Varsi)
La chiesa di San Leonardo è un luogo di culto cattolico dalle forme neoclassiche, situato nel centro del piccolo borgo di Contile, frazione di Varsi, in provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio. StoriaIl luogo di culto originario fu edificato in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1352, quando la cappella fu menzionata tra le dipendenze della pieve di Varsi.[1] Nel 1520 la chiesa fu elevata a sede parrocchiale autonoma.[2] Tra il 1787 e il 1794 il tempio fu notevolmente ampliato e modificato in stile neoclassico.[1] Probabilmente nel 1831, benché alcune fonti indichino il 1931, il luogo di culto fu allungato di 3,40 m; negli anni successivi fu rinforzata strutturalmente la torre campanaria.[3] Nel 1843 furono avviati i lavori di costruzione della sagrestia, in seguito ribattezzata sagrestia degli uomini; il cantiere fu completato soltanto nel 1894.[3] Nel 1899 la chiesa fu sottoposta a interventi di restauro;[1] l'anno seguente furono intraprese le opere di edificazione della seconda sagrestia, detta sagrestia delle donne.[3] Nel 1906 fu sostituito l'altare maggiore in marmo di Carrara, solennemente consacrato[3] il 29 agosto del 1908 dal vescovo di Piacenza Giovanni Maria Pellizzari.[1] Negli anni seguenti fu spostato il pulpito e fu aggiunto nel ramo sinistro del transetto un altare dedicato a san Giuseppe, sopra al quale nel 1925 furono aperte due nicchie per ospitare le statue di Sant'Antonio Abate e San Rocco;[1] nello stesso anno fu collocato nel ramo destro del transetto un altare intitolato alla Madonna di Lourdes, sopra al quale fu poi realizzata una grotta.[3] Nel 1931 furono avviati i lavori di ristrutturazione del campanile, che si protrassero per oltre vent'anni.[1] Durante la seconda guerra mondiale alcuni colpi dell'artiglieria tedesca distrussero la grotta della Madonna di Lourdes, che fu successivamente ricostruita.[3] Nel 1946 furono avviati i lavori di costruzione della canonica, che fu completata nel 1959.[3] Tra il 1953 e il 1985 la chiesa fu restaurata e decorata internamente, con l'aggiunta anche di un nuovo altare dedicato al Cristo morto, la realizzazione delle vetrate policrome, la sistemazione del tetto e il rifacimento degli impianti; l'intervento più significativo riguardò la ricostruzione del sagrato e della lunga scalinata di accesso,[3] realizzata tra il 1965 e il 1966.[1] Nei primi anni del XXI secolo furono eseguiti altri lavori, che riguardarono il rifacimento delle coperture e il restauro degli affreschi; fu inoltre sostituito l'altare maggiore a mensa.[3] Descrizione![]() ![]() La chiesa si sviluppa su un impianto a croce latina, con una navata unica affiancata da una cappella per lato, transetto e presbiterio absidato a sud.[1] La simmetrica facciata a salienti, interamente rivestita in pietra come il resto dell'edificio, è suddivisa verticalmente da quattro lesene d'ordine gigante; al centro è collocato l'ampio portale d'ingresso, mentre in sommità è posto un finestrone rettangolare, sormontato da una piccola apertura quadrata.[1] Dai fianchi aggettano i bassi volumi delle cappelle laterali e gli alti corpi dei rami del transetto, illuminati da finestre a lunetta; al termine del lato sinistro si erge il campanile, ornato con lesene sugli spigoli; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto.[1] Sul retro si allunga l'abside a pianta poligonale, fiancheggiata dalle sagrestie e dalla canonica.[1] All'interno la navata, coperta da una volta a botte affrescata a motivi floreali, è affiancata nella prima campata dalle ampie arcate a tutto sesto delle cappelle, intitolate rispettivamente al confessionale sulla destra e al battistero sulla sinistra.[1] I due rami del transetto accolgono le cappelle di San Giuseppe, con l'altare intitolato al Cristo morto, a destra e della Beata Vergine di Lourdes, con l'altare dedicato al Sacro Cuore, a sinistra; gli spigoli sono arricchiti da lesene doriche a sostegno del cornicione perimetrale in aggetto; la crociera è chiusa superiormente da una volta a vela decorata con affreschi.[1][3] Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a tutto sesto, retto da paraste doriche; l'ambiente, coperto da una volta a botte dipinta,[1] accoglie l'altare maggiore a mensa in marmo di Carrara e pietre policrome, realizzato all'inizio del XXI secolo dallo scultore Michele Carafa;[3] sul fondo l'abside, chiusa superiormente dal catino, è scandita da lesene; al centro, sopra al coro ligneo,[3] si staglia la pala raffigurante San Leonardo, eseguita nel 1729 da Alexander Alberganti.[2] La chiesa accoglie altre opere risalenti al XVI e XVII secolo, tra cui le tele rappresentanti il Battesimo di Gesù, l'Ecce Homo e Tobiolo e l'Angelo.[2] Note
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