Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Volpara)
La chiesa dei Santi Cosma e Damiano è la parrocchiale di Volpara, in provincia di Pavia e diocesi di Tortona[1][2]; fa parte del vicariato di Broni-Stradella-Valle Versa. StoriaL'antico luogo di culto di Volpara sorgeva in località Casa Vecchia, in una zona franosa distante dal paese[3]. Questa chiesetta venne chiusa al culto nel 1632 e le funzioni furono trasferite in via provvisoria nell'oratorio della Concezione della Beata Vergine, annesso al castello dei Picchi[3]. La nuova parrocchiale venne costruita nel biennio 1657-58[1] e poi consacrata il 28 settembre 1659[3]. Nel 1817, come stabilito dalla bolla Beati Petri di Pio VII datata 17 luglio di quell'anno, la chiesa passò dalla diocesi di Piacenza a quella di Tortona[4]. Dallo Stato della diocesi di Tortona del 1820 si apprende che la parrocchiale era sede delle compagnie della Dottrina Cristiana e del Suffragio e che i fedeli ammontavano a 610[4]. In epoca postconciliare si provvide ad aggiungere l'altare rivolto verso l'assemblea e l'ambone, oltre che a posare il nuovo pavimento[1]. Nel 2001 il tetto venne interessato da un intervento di rifacimento[1]. DescrizioneEsternoLa facciata a capanna della chiesa, che volge a settentrione, presenta centralmente il portale d'ingresso, sormontato da un affresco ritraente i Santi Cosma e Damiano, e sopra una finestra ed è scandita da quattro lesene tuscaniche sorreggenti la trabeazione e il timpano triangolare, che è sovrastato da tre pinnacoli[1]. Annesso alla parrocchiale si erge su un basamento a scarpa il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una bifora ed è coperta dal tetto a quattro falde[1]. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le due cappelle laterali introdotte da archi a tutto sesto e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la cornice aggettante sulla quale si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, voltato a botte e chiuso dall'abside semicircolare[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra cui le pitture raffiguranti Scene della vita Ei Gesù Cristo e l'affresco ritraente la Guarigione del cieco di Gerico[3]. Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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