I Caracciolini giunsero a Catania nel 1625 su invito del vescovo Innocenzo Massimo.[2] Al loro arrivo furono ospitati nella struttura che poi divenne la Casa degli Orfanelli. In seguito fu assegnata loro la chiesa dedicata a San Michele Minore, la quale sorgeva sulla via Stesicorea.
Questa sezione sull'argomento chiese è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Descrizione
Esterno
La facciata della chiesa è a due ordini con colonne in stile barocco siciliano. Disegnata da Sebastiano Ittar, prospetta su via Etnea. all'estremità delle balaustre del secondo ordine sono collocate a sinistra la statua raffigurante Bartolomeo Simorilli, primo prevosto della chiesa, a destra quella mutilata di San Francesco Caracciolo, danneggiata da una bomba durante il secondo conflitto mondiale.
Interno
L'interno a croce greca, con un coro molto profondo, presenta all'incrocio dei bracci della crociera un'alta cupola. Addossate ai pilastri vicini alle rampe di scale dell'ingresso, due monumentali e insolite acquasantiere marmoree.
Navata destra
L'ambiente in prossimità della controfacciata ospita il simulacro raffigurante San Michele Arcangelo.
Prima campata: Cappella di Sant'Agata. Altare dedicato alla martire catanese con una grande tela di Marcello Leopardi raffigurante Sant'Agata impetra la liberazione di Catania, accanto è custodito un dipinto raffigurante Santa Lucia.
Seconda campata - braccio dx crociera: Cappella di San Francesco Caracciolo. Altare con dipinto raffigurante San Francesco Caracciolo, opera iniziata da Marcello Leopardi e completata dal suo allievo Vincenzo Ferreri. Nello stesso ambiente è custodito il quadro raffigurante l'Angelo Raffaele e Tobia realizzato dalla pittrice catanese Giovannina M. Piazza. Sulla sinistra il dipinto raffigurante il Beato Bartolomeo Simorilli.
Varco: uscita su via Minoriti.
Terza campata: Cappella dell'Annunziata. Altare con una grande tela raffigurante l'Annunciazione, opera di Guglielmo Borremans.
Navata sinistra
L'ambiente in prossimità della controfacciata ospita un monumento funebre addossato alla parete esterna e un simulacro raffigurante San Pio di Pietrelcina.
Prima campata: Cappella di San Giuseppe. Altare con una grande tela raffigurante il Transito di San Giuseppe, opera di Marcello Leopardi.
Seconda campata - braccio sx crociera: Cappella di San Michele Arcangelo. Altare con una tavola rivestita di argento sbalzato raffigurante l'Arcangelo Michele, manufatto del XVI secolo.
Terza campata: Cappella del Santissimo Crocifisso. Altare del Santissimo Crocifisso custodisce il Crocifissomarmoreo, opera di Agostino Penna, accanto un dipinto raffigurante l'Addolorata.
Presbiterio
Nell'abside si erge l'altare maggiore attorno al quale vi è il coro con 22 stalli e in alto, dentro la cantoria, riccamente dorata, è situato uno stupendo organo realizzato dai fratelli bergamaschi Serassiopus 648 del 1858 con cassa in stile neogotico.
^Pagina 156, Abate Francesco Sacco, "Dizionario geografico del Regno di Sicilia", [1]Archiviato il 12 giugno 2018 in Internet Archive., Volume primo, Palermo, Reale Stamperia, 1800