Cataia
La cataia è una bevanda molto popolare nella costa settentrionale dello stato del Paraná, nella Valle del Ribeira e sul litorale meridionale dello stato di San Paolo. Si prepara con la foglie di un albero conosciuto localmente lo stesso nome, mescolate con la cachaça.[1] ![]() Fermo restando che il nome vernacolare (cataia) è condiviso da varie specie vegetali, il nome sistematico è oggetto di informazioni a volte contrastanti. L'attribuzione corretta è quella che l'associa alla Pimenta pseudocaryophyllus - Myrtaceae[2] ma altri l'associano alla Drimys brasiliensis Miers - Winteraceae, una specie che si presenta per molti aspetti simile alla precedente. Uno studio comparativo è stato fatto proprio allo scopo di chiarire l'eventuale apporto della Drimys, invece o in addizione alla Pimenta, nella preparazione della bevanda.[3] In considerazione del fatto che si tratta di una pianta autoctona e quindi il suo sfruttamento è potenzialmente una fonte di diversificazione sostenibile del reddito delle popolazioni agricole, la produzione e distribuzione delle piantine è incoraggiata anche se la zona interessata è all'interno del parco nazionale di Superaguì.[4] StoriaIl nome cataia deriva dal tupi e significa foglia che brucia. La bevanda è preparata con le foglie, che sono infuse nella cachaça riducendone molto l'acidità e dando come risultato una bevanda di sapore gradevole. Generalmente è consumata pura o accompagnata con il miele, che ne rinforza il sapore.[3] Secondo le leggende locali, la bevanda è stata inventata nella comunità della Barra do Ararapira, sul litorale nord paranaense nel 1985, quando Rubens Muniz provò a mescolare le foglie di cataia, originalmente utilizzate come tisana o erba anestetica, con la cachaça. A partire da quel momento, la fama della bevanda si diffuse rapidamente nei dintorni, diventando un consumo abituale dei pescatori nei giorni di freddo e poi dei turisti, soprattutto quelli che venivano da San Paolo o Curitiba e hanno poi contribuito a diffondere la bevanda in ambienti più vasti. Adesso, la bevanda è nota anche come "whisky caiçara" o "whisky della spiaggia". A seconda della tecnica di preparazione usata, il tenore alcolico varia tra il 20% e il 40%. Note
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