Castello della Cecchignola
Il Castello della Cecchignola è un complesso di diverse epoche, sede di alcune fondazioni culturali, di una biblioteca specializzata nell'arte e nei materiali lapidei, e dell'Università dei marmorari, situato a Roma nel quartiere Giuliano-Dalmata. StoriaPeriodo romanoL'area limitrofa al castello, che in età romana era fuori dalla cerchia delle mura, doveva essere luogo di villeggiatura per i patrizi romani. Nel 1939 si scoprì, infatti, una domus risalente all'età repubblicana (II-I secolo a.C.). In tale abitazione si ritrovò, sempre nello stesso anno, un emblema musivo che ancora oggi si trova nel Museo nazionale romano di palazzo Massimo. Età medievale ed età modernaLe prime testimonianze indirette scritte dell'esistenza del Castello risalgono al 1217, quando papa Onorio III in una bolla papale, riferendosi alle tenute dei monaci di sant'Alessio di Roma, disse: duas pedicas terrae in Piliotti, vel Cicomola indicando con quest'ultima "la Cecchignola". Nel testamento del cardinale la tenuta è citata come Cecchignola nova extra portam. Monsignor Nicola Maria Nicolai nelle sue Memorie, leggi e osservazioni sulle campagne e sull'annona di Roma citerà come nuova la tenuta di proprietà del Gran priorato di Roma del sovrano militare ordine di Malta, e come vecchia la tenuta della famiglia Cenci. Età contemporaneaI numerosi abbellimenti e restauri aggiunti e compiuti da papa Leone XII furono asportati dal suo successore al soglio pontificio, Pio VIII, che li trasportò a Castel Gandolfo. Nel 1832 la tenuta passò ad Alessandro Torlonia ed alla sua famiglia. Le sue iniziali AT si leggono ancora oggi sul cancello principale, che costituisce da allora il nuovo monumentale ingresso. Un'altra prova della permanenza dei Torlonia alla Cecchignola è lo stemma, che compare più volte sulle murature della tenuta. Il castello della Cecchignola, dopo anni di restauri tra il XX secolo e l'inizio del XXI secolo, è tornato ai fasti antichi mantenendo i caratteri delle varie epoche che l'hanno segnato e che lo contraddistinguono. Bibliografia
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