Cassope
Cassope (in greco antico: Κασσώπη? - Kassōpē, anche Κασσωπία - Kassōpia e Κασσιόπη - Kassiopē[2]) fu una città-stato dell'antica Grecia[3] in Epiro, oggi nell'unità periferica di Prevea. Cassope è situata nelle pendici di sud-est del monte Zalongo, vicino al villaggio di Kamarina. Era costruita sul bordo di una scogliera, che ha trascinato giù una parte del sito stesso.[4] È considerato uno dei migliori esempi rimasti di una città costruita lungo le linee di una pianta ippodamea in Grecia.[4] StoriaI primi insediamenti sul luogo sono noti dal Paleolitico, ma la città di Cassope venne fondata a metà del IV secolo a.C.[4] e divenne capitale dei Cassopei, una sub-tribù dei Tesprozi. Apparteneva alla Lega etolica.[4] Fiorì nel III secolo a.C., quando vi vennero edificati importanti edifici pubblici. Cassope batté anche una sua moneta. Venne poi distrutta dai Romani nel 177-176 a.C.[5] e abbandonata nel 31 a.C. quando gli abitanti superstiti si trasferirono a Nicopoli.[4] ArcheologiaLe rovine di Cassope vennero visitate e descritte da William Martin Leake agli inizi del XIX secolo.[6] Un'ampia campagna di scavi venne condotta da una squadra di archeologi guidata da Sotiris Dakaris nel 1952,nel 1955 e nel 1977-1983 per conto dell'Università di Ioannina e del German Archaeological Institute,[5] alla quale parteciparono, oltre a Dakaris, Wolfram Hoepfner, Konstantina Gravani e Ernst-Ludwig Schwandner. Note
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