Corcira
Corcira o Corcyra (in greco antico: Κέρκυρα?, o, come sulle monete e iscrizioni, Κόρκυρα) è l'antico nome latino dell'odierna isola di Corfù. TerritorioL'isola è posta dirimpetto all'Epiro, a 75 km dal promontorio acroceraunio, con un'estensione di circa 712 km².[senza fonte] È formata da due catene di monti: una settentrionale diretta da occidente ad oriente, che raggiunge nella sua parte orientale l'altezza di 946 metri nell'antico mons Meliteicus; l'altra, meridionale, che si stacca dal versante sudovest della prima, corre verso sudest ed ha un lieve pendio. I promontori dell'isola sono ad oriente Leucimme (Lefkimo), a mezzogiorno Amphipagus (Asprokavo o Capo Bianco), a nordovest Palacrum (Kephali), a nordest Cassiope (Katharina). La capitale, anch'essa chiamata Corcira, corrispondente all'odierna città di Corfù, stava a metà della costa orientale dell'isola, ed aveva due acropoli (che nel Medioevo presero il nome di κορυφοί, da cui poi derivò il nome Corfù) e due porti, uno commerciale e l'altro militare, chiamato Ὑλλαικός, ora Perama, e riempito di fango, come ci narra Tucidide (La Guerra del Peloponneso 3,72; 3,81). StoriaNel 733 a.C.[1] Corinto vi mandò una colonia che fiorì ben presto, grazie anche alla prosperità della vite in quei terreni, che consentì loro in breve tempo gran commercio ed esportazioni in tutto il mondo ellenico, tanto da poter vantare, al tempo delle guerre persiane, la maggior armata dopo quella di Atene. Il contrasto con Corinto, alleata di Sparta, portò alla guerra del Peloponneso, in seguito alla quale si ebbe un indebolimento della potenza navale di Corcira, e l'inizio del suo declino. Leggende
Note
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