Monsignor Carlos Castillo Mattasoglio è nato a Lima il 28 febbraio 1950.
Formazione e ministero sacerdotale
Ha compiuto gli studi primari nel Collegio Dalton de Lince e quelli secondari nel Collegio San Agustín a Lima. Dal 1968 al 1973 ha studiato alla Facoltà di lettere e scienze sociali presso dell'Università Nazionale Maggiore San Marcos di Lima dove ha ottenuto il baccellierato in scienze sociali. Lì ha incontrato Gustavo Gutiérrez, padre della teologia della liberazione, che era un suo insegnante.[2][3] Ha anche fatto parte dell'Unione nazionale degli studenti cattolici da lui guidata.
Il 15 luglio 1984 è stato ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Lima dal cardinale Juan Landázuri Ricketts. Ha proseguito gli studi alla Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito nel 1985 la licenza e nel 1987 il dottorato in teologia dogmatica.[4][5] Tornato in patria è stato professore di teologia presso la Pontificia Università Cattolica del Perù dal 1987 al 2019; assessore dell'Unione Nazionale degli Studenti Cattolici dal 1987 al 1998; vicario parrocchiale nella parrocchia di San Francesco d'Assisi dal 1987 al 1990; assessore nazionale della commissione episcopale per la gioventù della Conferenza episcopale peruviana dal 1990 al 2001; vicario parrocchiale della parrocchia dell'Incarnazione dal 1990 al 1991, responsabile arcidiocesano della pastorale universitaria e collaboratore presso la parrocchia di San Giovanni Apostolo dal 1991 al 1999, vicario per la pastorale giovanile, organizzatore della vicaria per la gioventù e responsabile della pastorale vocazionale dal 1996 al 1999; vicario parrocchiale della parrocchia di San Giovanni Apostolo dal 1999 al 2001; assessore nazionale per la pastorale giovanile nel 2000; parroco della parrocchia della Vergine Medianera dal 2002 al 2009; direttore delle relazioni con la Chiesa e membro del Consiglio universitario della Pontificia Università Cattolica del Perù dal 2003 al 2006 e parroco della parrocchia di San Lazzaro dal 2010 al 2015.[6] Al momento della nomina episcopale era professore di teologia, collaboratore pastorale nella parrocchia San Francisco Solano e assessore del centro di assistenza della pastorale universitaria della Pontificia Università Cattolica del Perù.[7]
Il cardinale Juan Luis Cipriani Thorne ha detto che la nomina di Castillo non dovrebbe essere interpretata politicamente come espressione di sostegno all'Università del Perù o alla teologia della liberazione oppure come una mancanza di rispetto per l'Opus Dei.[11] Tuttavia Austen Ivereigh ha definito la nomina come "un terremoto ecclesiale".[12] Senza nominare il cardinale Cipriani, il cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno ha detto che la nomina di Castillo "porta la Conferenza dei vescovi peruviani molto più vicino alla realtà della Chiesa che tutti sogniamo, una Chiesa che è povera e per i poveri, una Chiesa che si protende, una Chiesa che è più vicina a coloro che ora stanno soffrendo".[13] John L. Allen Jr., citando le differenze tra Cipriani e Castillo sulla teologia della liberazione e la Pontificia Università, ha scritto che "è ancora abbastanza inusuale vedere l'eredità di un cardinale smontata in tempo reale proprio così".[14]
Libres para creer, la conversión según Bartolomé de Las Casas en la Historia de las Indias, Fondo Editorial PUCP, 1993.
Teologia della rigenerazione, EMI, 2001.
La opción por los jóvenes en Aparecida, CEP-IPADEJ-IBC, 2008.
Joven, a ti te digo, ¡levántate!, 2009.
Caminando en el amor. El pastor de una Iglesia viva. Homenaje al cardenal Juan Landázuri Ricketts en el centenario de su nacimiento (curatore), Fondo Editorial PUCP, 2014.
Lo scudo dello stemma di monsignor Mattasoglio contiene diversi elementi: la collina di San Cristóbal, Gesù che alza un giovane uomo, un ponte di pietra e la bandiera peruviana.
La collina di San Cristóbal con la croce di Cristo sulla punta è il simbolo dei quartieri popolari della città di Lima, un segno che quello peruviano è un popolo povero e credente. Nel cielo azzurro vi è la stella che è Cristo, l'ultimo orizzonte, e allo stesso tempo è la Stella Maris, Maria che accompagna la Chiesa come accompagnava Gesù.
Gesù che alza un giovane uomo ricorda che siamo in un chiaro contesto di crisi ecologica, in cui la speranza di salvezza è la speranza di essere risuscitati tutti nella vita piena dell'amore di Dio, che si esprime anche nel motto, come nel caso del giovane e della giovane donna. "Ti dico, alzati", è l'invito rivolto all'arcidiocesi e a Lima nel suo insieme.
Il ponte di pietra è quello che culmina sulla strada che sale da San Lázaro a Lima, precedentemente nota come la via dei senzatetto. Questo sottolinea che solo quando si parte dagli emarginati, come per Israele era Betania, la nostra missione diventa feconda, e la città di Lima, come Gerusalemme, è nota e può essere convertita a Gesù e non cadere nella sterilità come il fico, il simbolo di Israele, che non produceva frutti. Da San Lázaro, con le sue casa dei poveri, la città, Lima come Gerusalemme, può aprirsi alla conversione e vivere una fede feconda, piena di amore, giustizia e gioia.
La bandiera peruviana è presente, perché tutto ciò che esprime la missione del vescovo nei prossimi anni è vivere a favore e servire la Chiesa che è in Perù e che forma la Conferenza episcopale peruviana, in un paese che vive il periodo significativo del bicentenario dell'indipendenza nazionale e che presenta una sfida e una chiamata per superare la corruzione, l'ingiustizia, i maltrattamenti, la morte prematura delle donne, i bambini non nati, i giovani senza opportunità, i migranti, i popoli trascurati, gli anziani, le famiglie divise e l'ecologia depredata. Per monsignor Mattasoglio Dio vive nella città di Lima, che deve accogliere la sua presenza per dare energia alle vite dei fedeli al servizio della rinascita nazionale ed ecclesiale.
Il motto "Ti dico, alzati !" significa che occorre uscire dalla passività ascoltando la voce di Gesù che risuscita dalla morte e porta alla vita in servizio verso gli ultimi e gli ultimi della terra. Il messaggio centrale del kerygma viene anche oggi nel ministero e nella missione che il Signore affida alla Chiesa.
^Nuevo arzobispo de Lima es sociólogo sanmarquino, in Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 25 gennaio 2019. URL consultato il 25 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2019).