Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen
Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen, nome completo Carlo Stefano Eugenio Vittorio Felice Maria d'Asburgo-Teschen (Brno, 5 settembre 1860 – Żywiec, 7 aprile 1933), è stato un membro della Casata degli Asburgo e ricoprì la carica di ammiraglio della Marina austro-ungarica. BiografiaL'arciduca Carlo Stefano era figlio dell'arciduca Carlo Ferdinando d'Asburgo-Teschen (a sua volta figlio dell'arciduca Carlo d'Austria-Teschen) e di sua moglie, l'arciduchessa Elisabetta Francesca d'Asburgo-Lorena. Egli nacque al castello di Židlochovice (Gross Seelowitz), presso Brno in Moravia. Al suo battesimo, suoi padrini furono la regina Maria Teresa di Baviera, l'arciduca Federico d'Austria-Teschen, la regina Maria Cristina di Spagna e l'arciduca Eugenio d'Austria. CarrieraCarriera militare
Nel 1879 Carlo Stefano venne assegnato alla marina austro-ungarica. Nel 1879 accompagnò l'ammiraglio Hermann von Spaun, in un viaggio in Brasile e Nord America a bordo della goletta Saida. Nel 1896 si ritirò dal servizio effettivo dopo che la stessa marina austriaca aveva perso ogni influenza dopo il crollo dei porti dell'area triestina e balcanica. Continuò, ad ogni modo, ad esserne un fervido sostenitore e prestò aiuto nelle operazioni in corso; nel 1911 ottenne il grado di ammiraglio[1]. Nel 1918 l'Imperatore Carlo I d'Austria lo pose al servizio nel porto di Cattaro (oggi in Montenegro). Carlo Stefano raccomandò una radicale riorganizzazione della marina e nominò Miklós Horthy come comandante in capo[2]. Candidato alla corona polaccaIl 5 novembre 1916 l'Imperatore tedesco Guglielmo II e l'Imperatore austriaco Francesco Giuseppe conclusero un atto per rendere indipendente la Polonia sotto una corona regale autonoma. Carlo Stefano venne candidato per un'eventuale reggenza del trono[3]. A quel tempo infatti Carlo Stefano viveva a Żywiec e la scelta era stata motivata dal fatto che egli era in grado di parlare correttamente e fluentemente il polacco. Con questi intenti, due delle sue figlie vennero date in sposa a principi polacchi delle nobili e secolari casate dei Radziwiłł e dei Czartoryski. Ad ogni modo, il progetto sfumò in breve per i troppi contrasti che sarebbero sorti e Carlo Stefano dovette abbandonare l'idea di divenire re di Polonia. Anche alla fine della prima guerra mondiale, Carlo Stefano continuò a risiedere a Żywiec, dove morì nel 1933. VelaOltre alla sua carriera professionale come ufficiale di marina, Carlo Stefano si interessò attivamente alla vela. Era un ufficiale di bandiera dell'Imperial e Royal Yacht Squadron[4]. Il suo interesse per la vela lo portò in Inghilterra in diverse occasioni incluso nel 1879 per la Royal Yacht Squadron Regatta,[5], nel 1900[6] e nel 1911[7]. Nel 1892 fu nominato membro del (British) Yacht Racing Association[8]. Comprò diversi yacht inglesi tra cui la Valchiria dal conte di Dunraven nel 1892[9] e la Ul da Ramage e Ferguson Limited nel 1911[10]. Il suo yacht Waturus fu venduto a Randal Morgan, un americano, nel giugno del 1902[11], e alla fine ha avuto una lunga carriera in marina sia in servizio militare e civile come HMCS Hochelaga. ProprietàQuando lo zio di Carlo Stefano, l'arciduca Alberto, duca di Teschen morì nel 1895, lui e i suoi fratelli ereditarono grandi proprietà. Le sue più grandi proprietà erano in Galizia soprattutto a Saybusch (ora Żywiec in Polonia). Tra le imprese gestite qui c'era la birreria Żywiec, che fu nazionalizzata dai comunisti dopo la seconda guerra mondiale. Carlo Stefano aveva un palazzo a Pola e un palazzo invernale a Lussin (ora Lussino). Aveva anche un palazzo a Vienna nella Wiedner Hauptstrasse[12]. MatrimonioIl 28 febbraio 1886, a Vienna, Carlo Stefano sposò l'arciduchessa Maria Teresa d'Asburgo-Lorena (1862-1933), figlia dell'arciduca Carlo Salvatore d'Asburgo-Toscana e di sua moglie, la principessa Maria Immacolata di Borbone-Due Sicilie. La cerimonia ebbe luogo alla Hofburg e venne celebrata dal cardinale Cölestin Joseph Ganglbauer. Carlo Stefano e Maria Teresa ebbero sei figli:
AscendenzaOnorificenzeOnorificenze asburgicheOnorificenze straniere— 18 agosto 1890
— 27 ottobre 1890
Note
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