Renata d'Asburgo-Teschen

Renata d'Asburgo-Teschen
L'arciduchessa Renata d'Asburgo-Teschen, 1907.
Principessa Radziwill
Nome completoRenata Marie Caroline Raineria Theresia Philomena Desideria Macaria von Habsburg-Teschen
TrattamentoSua altezza imperiale e reale
OnorificenzeArciduchessa d'Austria
Altri titoliArciduchessa d'Austria
Principessa reale di Ungheria
Principessa reale di Boemia
Principessa reale di Toscana
Principessa reale di Croazia e Slavonia
NascitaPola, 28 settembre 1888
MorteBalice, Polonia, 16 maggio 1935
PadreCarlo Stefano d'Asburgo-Teschen
MadreMaria Teresa d'Asburgo-Lorena
ConsorteGirolamo Radziwiłł
ReligioneCattolica

Renata d'Asburgo-Teschen, (tedesco: Renata Marie Caroline Raineria Theresia Philomena Desideria Macaria) (Pola, 28 settembre 1888Balice, 16 maggio 1935), fu un'arciduchessa d'Austria del ramo Teschen della Casa d'Asburgo-Lorena.

Biografia

Era la seconda figlia di Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen, e di sua moglie, Maria Teresa d'Asburgo-Lorena. Entrambi i suoi genitori erano strettamente legati all'imperatore Francesco Giuseppe.

Suo padre era nipote dell'arciduca Carlo che aveva guidato l'esercito austriaco contro Napoleone Bonaparte ed era un fratello della regina Maria Cristina di Spagna. Sua madre era un nipote di Leopoldo II, l'ultimo granduca di Toscana. Dalla parte di sua madre, era una nipote del re Ferdinando II delle Due Sicilie[1].

Nacque a Pola, dove il padre era di stanza come un ufficiale di marina. Fu educata da insegnanti privati; studiò tedesco, italiano, inglese, francese e polacco.

Suo padre era molto ricco e la famiglia aveva una villa estiva nell'isola di Lussino, nel mare Adriatico, un palazzo a Vienna e uno yacht di lusso per le crociere estive. Nel 1895 suo padre ereditò dall'arciduca Alberto vaste proprietà in Galizia[1]. Dal 1907 la residenza principale della famiglia era al castello di Żywiec, nella parte occidentale della Galizia (oggi Polonia), ma continuarono a trascorrere gli inverni in Istria.

L'arciduchessa Renate e suo marito, 1909

Matrimonio

L'arciduca Carlo Stefano mise da parte la sua carriera in marina e si concentrò le sue ambizioni nella creazione di una filiale polacca della casa d'Asburgo. Incoraggiò tutti i suoi figli a diventare polacchi e Renata finì per sposare uno dei più ricchi proprietari terrieri polacchi, il principe Hieronim Mikołaj Radziwiłł. Il loro fidanzamento è stato annunciato nel mese di settembre 1908. I Radziwiłł era una delle più distinte famiglie della Polonia, ma dal momento che non apparteneva a una famiglia regnante, Renata dovette rinunciare a tutti i suoi titoli e il trattamento di Altezza Imperiale e Reale. Firmarono un accordo prematrimoniale e la separazione dei beni.

Il matrimonio ebbe luogo il 15 gennaio 1909 nella cappella del castello di Żywiec.

Ebbero sei figli:

  • Maria Teresa (19 gennaio 1910-1973);
  • Domenico (23 gennaio 1911-19 novembre 1976), sposò in prime nozze la principessa Eugenia di Grecia e Danimarca[2][3][4], in seconde nozze Lida Bloodgood[5];
  • Carlo Geronimo (3 maggio 1912-27 novembre 2005), sposò in prime nozze Maria Luisa de Alvear y Quirno, in seconde nozze Maria Teresa Soto y Alderete;
  • Alberto (10 maggio 1914-23 giugno 1932);
  • Eleonora Maria (2 agosto 1918), sposò in prime nozze il conte Benedikt Tyszkiewicz, in seconde nozze Roger de Froidcourt;
  • Leone Geronimo (28 ottobre 1922-1973)[6][7].

Morte

Con la sconfitta e la dissoluzione dell'Impero austro-ungarico, dopo la prima guerra mondiale, il destino della sua famiglia era ancora più strettamente legato alla Polonia. Morì il 16 maggio 1935 nel castello di Balice, in Polonia. Il marito la sopravvisse per dieci anni e si risposò. Verso la fine della seconda guerra mondiale, il principe Hieronim fu catturato dalle truppe russe e fu portato dietro la cortina di ferro. Morì in un campo di concentramento nel maggio 1945. Le proprietà della famiglia Radziwiłł andarono perdute.

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo d'Asburgo-Teschen Leopoldo II d'Asburgo-Lorena  
 
Maria Luisa di Borbone-Spagna  
Carlo Ferdinando d'Asburgo-Teschen  
Enrichetta di Nassau-Weilburg Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg  
 
Luisa Isabella di Kirchberg  
Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen  
Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg  
 
Maria Luisa di Borbone-Spagna  
Enrichetta di Nassau-Weilburg  
Luisa Isabella di Kirchberg Guglielmo Giorgio di Kirchberg  
 
Isabella Augusta di Reuss-Greiz  
Renata d'Asburgo-Teschen  
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena Francesco I di Lorena  
 
Maria Teresa d'Austria  
Giuseppe Antonio Giovanni d'Asburgo-Lorena  
Maria Luisa di Borbone-Spagna Carlo III di Spagna  
 
Maria Amalia di Sassonia  
Elisabetta Francesca d'Asburgo-Lorena  
Ludovico Federico Alessandro di Württemberg Federico II Eugenio di Württemberg  
 
Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt  
Maria Dorotea di Württemberg  
Enrichetta di Nassau-Weilburg Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg  
 
Carolina d'Orange-Nassau  
 

Note

  1. ^ a b McIntosh David, The Unknown Habsburgs, Rovall Royal Books, 2000.ISBN 91-973978-0-6
  2. ^ Wireless to THE NEW YORK TIMES, PRINCESS EUGENIE OF GREECE A BRIDE; Married in Paris to the Polish Prince, Dominique Radziwill, in The New York Times, 31 maggio 1938. URL consultato il 9 marzo 2022.
  3. ^ (EN) Wacław Lednicki, Reminiscences: The Adventures of a Modern Gil Blas during the Last War, Walter de Gruyter GmbH & Co KG, 18 marzo 2019, pp. 86-87, ISBN 978-3-11-139662-0. URL consultato il 9 marzo 2022.
  4. ^ PRINCESS EUGENIE WED; Greek Leaders Attend Marriage to Prince di Terre et Tase, in The New York Times, 29 novembre 1949. URL consultato il 9 marzo 2022.
  5. ^ Special Cable to The Chicago Tribune, W.M. FLEITMANN DIES IN PARIS AT 70; Was a Director of Wholesale Dry Goods Concern Founded Here by Father. FIRM ACTED AS BANKERS Financed Other Textile Companies --Mr. Fleitmann Prominent in American Colony of Paris., in The New York Times, 25 marzo 1929. URL consultato il 9 marzo 2022.
  6. ^ (EN) Aleksandra Ziolkowska-Boehm, Untold Stories of Polish Heroes from World War II, Rowman & Littlefield, 2 novembre 2017, p. 100, ISBN 978-0-7618-6984-9. URL consultato il 9 marzo 2022.
  7. ^ Wireless to THE NEW YORK TIMES, POLISH PRINCE SAVED FROM DEATH IN SOVIET; Radziwill Says Italian King and Queen Pleaded for Him, in The New York Times, 27 marzo 1940. URL consultato il 9 marzo 2022.

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