Carlo Bini (tenore)

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Carlo Bini al Festival Verdiano di San Diego (1978)

Carlo Bini, pseudonimo di Carlo Bifone (Santa Maria Capua Vetere, 9 marzo 1937Pescia, 6 agosto 2021), è stato un tenore e attore italiano, attivo tra il 1965 e il 2005.

Biografia

Secondogenito di Teresa e Antonio Bifone, che a Santa Maria Capua Vetere possedeva una pescheria, Carlo Bini nacque in una famiglia umile e numerosa: aveva infatti sei sorelle. A sei anni fu mandato in un collegio religioso per studiare ma, terminato il ginnasio, a quindici decise di lasciare la scuola per seguire le orme paterne.[1] Nello stesso periodo si avvicinò al biliardo, che presto lo portò a vivere delle scommesse vinte giocando e a lasciare il suo lavoro di pescivendolo; quest'attività l'avrebbe portato a diventare campione italiano di biliardo nel 1963.[2]

Si avvicinò alla musica quasi per caso e, dopo essere stato rifiutato dal conservatorio a causa della tisi che gli aveva perforato un polmone durante l'infanzia, cominciò a prendere lezioni private da Mino Campanino, pianista e direttore d'orchestra al Teatro San Carlo di Napoli. Al fianco del suo maestro, iniziò a formarsi musicalmente seguendo il percorso classico del conservatorio[3], anche se formalmente non si diplomò mai. Dopo i primi tre anni di studio in cui si dedicò solo al solfeggio e ai vocalizzi, a quello della dizione e dell'intonazione, si accostò alle romanze del Settecento e al repertorio classico della canzone napoletana. Nel 1964 si presentò al Concorso Internazionale Voci Verdiane a Busseto, dove fu protestato perché aveva poca voce.[3] Campanino lo indirizzò quindi all'operetta.[4]

Fu sposato sposato con la ballerina Margaret Bailey, conosciuta nel 1966 mentre lavoravano nella Compagnia Grandi Spettacoli di Operette, dal 1971 alla morte. Morì nel 2021 all'età di 84 anni.[5][6]

Carriera

Gli esordi

Nel 1965 si unì alla Compagnia Grandi Spettacoli di Operette e, su suggerimento del collega Carlo Campanini, adottò il nome d'arte di "Carlo Bini".[7] Nello stesso anno fece il suo esordio sulle scene a Montecatini Terme, ne La danza delle libellule di Franz Lehár. Sarebbe rimasto con la compagnia fino al maggio del 1967, quando decise di proseguire con gli studi canori insieme a Campanino; fu proprio in questo periodo, tra il 1966 e il 1967, ch venne profondamente segnato dall'incontro con Padre Pio, conosciuto attraverso Campanini, che del futuro santo era figlio spirituale. Bini in seguito avrebbe attribuito a questo incontro il suo successo sulle scene negli anni successivi[2]

Nel 1968 si cimentò nelle sue prime esibizioni come tenore d'opera, esordendo come Rodolfo ne La bohème a Velletri; la sua esibizione fu protestata dal pubblico e Bini decise quindi di proseguire con gli studi.[8] Nel gennaio del 1969 esordì al Teatro San Carlo di Napoli nel ruolo di Pinkerton nella Madama Butterfly, inaugurando una collaborazione con il teatro partenopeo destinata a durare per diversi anni.[8]

L'affermazione

Il 3 luglio 1971, mentre si preparava per Fra Diavolo al San Carlo, sostituì all'ultimo momento Luciano Pavarotti in una rappresentazione della Lucia di Lammermoor a Macerata con Renata Scotto.[9] Un talent scout presente alla rappresentazione decise di scritturarlo, diventandone l'agente.[10]

Nel corso degli anni settanta, Bini cantò in molti dei maggiori teatri d'opera al mondo. Nel 1975 debuttò alla New York City Opera cantando come Des Grieux nella Manon Lescaut di Puccini,[11] mentre tra 1978 al 1982 cantò in diverse occasione al Metropolitan Opera House. Dopo il suo debutto al Met nel giugno del 1978, nel Rigoletto, affrontò il suo vero battesimo del fuoco il 14 novembre 1978, quando al fianco del mezzosoprano Elena Obrazcova partecipò a un allestimento della Carmen diretta da Giuseppe Patanè: La critica lo accolse bene, commentando che, sebbene potesse migliorare nello stile, il suo fervore e la sua potenza vocale avevano dato vera vita al suo Don José.[12] Tra le opere che interpretò al Met nei mesi e negli anni successivi figurano Luisa Miller, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Tosca e Il trovatore.[13] Dopo quattro anni di intensa collaborazione, i rapporti tra il teatro e Bini si attenuarono a seguito del clamore suscitato dalla sua esibizione ne La Gioconda del 14 ottobre del 1982. Bini accettò di sostituire dopo il primo atto Plácido Domingo, indisposto, e il pubblico lo protestò malamente a causa di alcuni errori.[14] Nonostante le critiche, portò a termine la sostituzione di Domingo anche nelle date successive, con maggior successo.[15]

Nella stagione 1975/1976 fu Arrigo ne I vespri siciliani all'Opéra national de Paris,[16] mentre nel 1977 Edoardo Müller lo diresse come Rodolfo ne La bohème al Teatro alla Scala.[17] Esordì alla Wiener Staatsoper nel 1976 come Alfredo ne La traviata, tornandovi a cantare tre anni più tardi come Don Jose in Carmen.[18] Il debutto al Covent Garden avvenne nel 1981, quando cantò come Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra accanto al Sherrill Milnes. Tra gli anni settanta e ottanta cantò anche al Teatro Comunale di Bologna[19], alla Deutsche Oper di Berlino, allo Staatsoper Stuttgart, all'Ópera Nacional di Santiago del Chile[20] e al Chicago Opera Theater.[21] Nel corso della sua carriera fu diretto direttori d'orchestra del calibro di Claudio Abbado, Carlos Kleiber, John Pritchard, Riccardo Muti e Giuseppe Patanè[22] e cantò al fianco di soprani come Montserrat Caballè, Gwyneth Jones, Katia Ricciarelli e Ghena Dimitrova.[22][8]

Gli ultimi anni

Verso la fine degli anni ottanta si trasferì con la moglie nella campagna di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, dove si dedicò alla produzione del vino e dell'olio.[2] Diradò quindi notevolmente gli impegni sulle scene, continuando a cantare in opere e operette solo nei periodi in cui non era occupato dall'attività agricola (come, ad esempio, il periodo della vendemmia).[23] La sua carriera si interruppe bruscamente nel 2005, a causa di problemi di salute.[24] Nel 2013 fu insignito del Premio Masaniello.[25]

Onorificenze

Repertorio

Repertorio operistico
Ruolo Titolo Autore
Fra Diavolo Fra Diavolo Auber
Tamburomaggiore Wozzeck Berg
Don José Carmen Bizet
Maurizio Adriana Lecouvreur Colautti
Demodoco Ulisse Dallapiccola
Roberto Devereux Roberto Devereux Donizetti
Andrea Chénier Andrea Chénier Giordano
Conte Loris Ipanoff Fedora Giordano
Ottavio La danza delle libellule Lehár
Armando Frasquita Lehár
Canio/Pagliaccio Pagliacci Leoncavallo
Turiddu Cavalleria rusticana Mascagni
Avito L'amore dei tre re Montemezzi
Andrej Chovanskij Chovanščina Musorgskij
Dubrowski Dubrowski II Napoli
Hoffmann Les contes d'Hoffmann Offenbach
Lindoro Nina, o sia La pazza per amore Paisiello
Enzo Grimaldo La Gioconda Ponchielli
Rodolfo La bohème Puccini
Mario Cavaradossi Tosca Puccini
F. B. Pinkerton Madama Butterfly Puccini
Rodolfo La Bohème Puccini
Pollione Norma Puccini
Il Cavaliere Renato Des Grieux Manon Lescaut Puccini
Il fabbro Vakula La notte prima di Natale Rimskij-Korsakov
Hoffmann Les contes d'Hoffmann Offenbach
Fernand Cortez Fernand Cortez Spontini
Franz Schubert La casa delle tre ragazze Schubert
Alfred Il pipistrello Strauss
Duca di Mantova Rigoletto Verdi
Manrico Il trovatore Verdi
Alfredo Germont La traviata Verdi
Don Carlo Don Carlo Verdi
Ernani Ernani Verdi
Arvino I Lombardi alla prima crociata Verdi
Rodolfo Luisa Miller Verdi
Fenton Falstaff Verdi
Riccardo Un ballo in maschera Verdi
Don Alvaro La forza del destino Verdi
Henri I vespri siciliani Verdi
Gabriele Adorno Simon Boccanegra Verdi
Romeo Montecchio Giulietta e Romeo (Zandonai) Zandonai

Discografia parziale

Videografia

Note

  1. ^ Nina Ferrari, "Carlo Bini. Il mio canto per il cielo", Fede&Cultura 2024, Verona, ISBN: 9791254781753, pp. 15-44
  2. ^ a b c Roberto Allegri, Il grande tenore Carlo Bini. “Devo la mia carriera a Padre Pio”, in Agi.com, 12 gennaio 2017. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  3. ^ a b Nina Ferrari, op. cit., pp. 45-62
  4. ^ Addio a Carlo Bini, tenore napoletano famoso nel mondo, su Quotidiano Nazionale, 7 agosto 2024. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  5. ^ Redazione Corriere Fiorentino, Lutto nel mondo della lirica, è morto Carlo Bini: il tenore è scomparso a 84 anni, su Corriere Fiorentino, 8 giugno 2021. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  6. ^ Luca Gasperoni, Addio al tenore Carlo Bini, da 40 anni uno dei principali interpreti della lirica mondiale, su www.agi.it, 7 agosto 2021. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  7. ^ Nina Ferrari, op. cit., pp. 63-76
  8. ^ a b c Nina Ferrari, op. cit., pp. 85-98
  9. ^ Matteo Zallocco, Così Macerata si innamorò di Big Luciano, su Cronache Maceratesi, 26 giugno 2010. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  10. ^ Nina Ferrari, op. cit., pp. 99-108
  11. ^ (EN) The Opera, in The New York Times, 23 febbraio 1975.
  12. ^ Joseph Horowitz, Carlo Bini Makes Met Stage Debut, in New York Times, 15 novembre 1978. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  13. ^ Search results for: Carlo Bini in Metropolitan Opera Archives, su archives.metopera.org. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  14. ^ John Rockwell, A NIGHT AT THE OPERA: TRIUMPH AND DISASTER, in New York Times, 15 ottobre 1982. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  15. ^ John Rockwell, EMBATTLED BINI RETURNS TO THE MET'S 'GIOCONDA', in New York Times, 20 ottobre 1982. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  16. ^ MémOpéra - Vêpres siciliennes (Les), su www.memopera.fr. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  17. ^ Dettaglio Spettacolo, su www.teatroallascala.org. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  18. ^ Vorstellungen mit Carlo Bini | Spielplanarchiv der Wiener Staatsoper, su archiv.wiener-staatsoper.at. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  19. ^ Search results for: Carlo Bini earch results for: Carlo Bini in Operabase.com, su operabase.com. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  20. ^ Bini, Carlo - tenore - curriculum vitae, su web.operissimo.com. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  21. ^ Search results for: Carlo Bini in Operabase.com/productions, su operabase.com. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  22. ^ a b Luca Gasperoni, Addio al tenore Carlo Bini, da 40 anni uno dei principali interpreti della lirica mondiale, in Agi.com, 7 agosto 2021. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  23. ^ Nina Ferrari, op. cit., pp. 139-148
  24. ^ Nina Ferrari, op. cit., pp. 159-170
  25. ^ Comunicato Stampa, A Napoli il Premio Masaniello, su Il Mediano, 25 settembre 2013. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  26. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it. URL consultato il 17 ottobre 2024.

Bibliografia

  • Nina Ferrari, "Carlo Bini. Il mio canto per il cielo", Verona, Fede&Cultura, 2024, ISBN 9791254781753

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN6274689 · ISNI (EN0000 0000 8353 6804 · GND (DE132361779 · J9U (ENHE987007444057705171