Carcinoma polmonare a cellule squamose
Il carcinoma polmonare a cellule squamose o squamocellulare (o anche epidermoide) è una delle varianti più frequenti del carcinoma polmonare. Si tratta di una neoplasia maligna a carattere invasivo che origina dall'epitelio bronchiale. Come tutte le neoplasie di origine epiteliale, ricorda per quanto riguarda l'aspetto istologico il carcinoma squamocellulare della cute. EpidemiologiaCostituisce il 30% delle forme dei carcinoma del polmone. Di solito si localizza prevalentemente nelle regioni ilari e quindi dà più precocemente segno della sua presenza, attraverso infezioni a lenta risoluzione, con persistenza di tosse e dispnea, o con comparsa di strie ematiche nell'escreato (emoftoe). EsamiGli accertamenti clinici sono di tipo broncoscopico-bioptico, associati a esami citologici da esfoliazione spontanea (citologia dell'espettorato) o mediante broncoscopia, con "lavaggio bronchiale" o tramite abrasione della mucosa ("spazzolato bronchiale" o brushing). Importante è la positività per p63, utile nella diagnosi differenziale con l'adenocarcinoma: p63 è presente nel carcinoma squamoso, mentre è assente nell'adenocarcinoma. Anche TTF-1 è in genere negativo. Stadiazione TNMIl sistema TNM permette di definire l'estensione anatomica della malattia a scopipratici:
SintomatologiaDurante la sua evoluzione si mostra atelectasia, tosse, dolore toracico, dispnea ed emottisi. PrognosiLa prognosi risulta migliore rispetto a forme simili, questo perché nella metà dei casi rimane circoscritto alla zona intratoracica. TerapiaBibliografia
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