Carcinoma bronchioloalveolare
Il carcinoma bronchioloalveolare (termine attualmente non più utilizzato ed utilizzabile in ambiente medico-scientifico)[1] è un tumore maligno[2] del polmone considerato sottotipo istologico dell'adenocarcinoma polmonare. ClassificazioneIl carcinoma bronchioloalveolare rientra nel gruppo dei carcinomi polmonari non a piccole cellule; in particolare, viene considerato come una variante dell'adenocarcinoma polmonare.[3] EpidemiologiaIl carcinoma bronchioloalveolare rappresenta l'1-9% di tutte le neoplasie polmonari,[4] colpisce principalmente soggetti di sesso femminile e non è considerato fumo correlato.[5] Anatomia patologicaMacroscopicamente questa forma di tumore colpisce preferenzialmente le zone periferiche mantellari e subpleuriche del polmone. Può presentarsi come un singolo nodulo o come formazione nodulare confluente di colore bianco-grigiastro simile ad una polmonite lobare. A causa del coinvolgimento periferico, il riscontro di atelettasia è poco frequente. Microscopicamente, il carcinoma bronchioloalveolare è caratterizzato da un quadro che somiglia alla iperplasia adenomatosa atipica, con crescita cellulare lungo le pareti alveolare. In particolare, il tumore tappezza i setti alveolari rispettando la normale architettura istologica, risultando non strettamente invasivo.[4] Vengono distinti 2 sottotipi istologici, muciparo e non muciparo. Questi ultimi tendono a metastatizzare raramente per via aerogena e possono essere resecati radicalmente con la terapia chirurgica. Profilo clinicoIl carcinoma bronchioloalveolare è spesso asintomatico[3] e può presentarsi con tosse su base linfangitica e dolore pleurico in virtù della preferenziale localizzazione periferica; tuttavia il decorso clinico è spesso indolente. Una grave broncorrea e l'insufficienza respiratoria possono aggravare il quadro clinico. DiagnosiLa radiografia del torace mostra un addensamento polmonare simile ad un quadro polmonitico; la TAC può dare informazioni sulla sede e sull'estensione alle strutture viciniori. La PET è caratteristicamente negativa.[6] La biopsia rappresenta il presidio fondamentale per la diagnosi di carcinoma bronchiolo alveolare. TerapiaLa resezione chirurgica rappresenta una valida terapia per il carcinoma bronchioloalveolare non muciparo e rappresenta la terapia di elezione di tutte le forme localmente avanzate. La chemioterapia può essere utile nelle forme più avanzate e nelle recidive.[7] Le ultime acquisizioni hanno tuttavia suggerito una terapia con anticorpi diretti contro i recettori tirosin-chinasici ove la neoplasia presenti questi bersagli molecolari all'immunoistochimica. Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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