«Sono un povero diavolo, vivo alla giornata, in provincia, lontano mille chilometri dai grandi centri. Ma la sera, quando me ne vado a casa, Catanzaro diventa Parigi, Roma, New York. Sarò un po' matto ma è così.»
Nel Catanzaro hanno giocato circa 800 calciatori, nella maggior parte dei casi di nazionalità italiana. Il più celebrato nel capoluogo calabrese è Massimo Palanca, che fu anche il più longevo capitano della squadra e il più prolifico marcatore[2]. Il detentore del record di presenze è Adriano Banelli[3].
Il Catanzaro, durante il corso della sua storia, ha avuto solamente capitani italiani. Si ricordano in particolare Roberto Franzon, capitano della prima promozione in Serie A, Adriano Banelli, Gianni Improta e Claudio Ranieri, che portarono la fascia al braccio durante il periodo di militanza in massima serie. Meritevoli di mansione sono anche Luigi Sardei, capitano degli anni 1960, che guidò il Catanzaro nella finale di Coppa Italia persa i rigori contro la Fiorentina,[4]Massimo Palanca (giocatore simbolo della squadra)[5] e Giorgio Corona, bomber dei giallorossi dal 2003 al 2006, particolarmente amato dal pubblico catanzarese che lo soprannominò "Re Giorgio".[6]
Adriano Banelli è il giocatore che con la maglia del Catanzaro detiene il record di presenze (336 in campionato).[25] Il calciatore che invece ha giocato più partite in Serie A è Claudio Ranieri (128 su 225 complessive), di cui la maggior parte da capitano.[26][27]
Il debuttante più giovane nella storia del club è Domenico Strumbo, che il 20 novembre del 2017 ha esordito in prima squadra a 16 anni, 9 mesi e 12 giorni: ciò gli ha consentito anche di diventare il giocatore più giovane a debuttare in Serie C, un record che ha mantenuto fino all'ottobre del 2021, quando Jacopo Surricchio del Teramo (esordiente a 15 anni e 279 giorni) ha stabilito un nuovo primato.[28]
Massimo Palanca è invece il calciatore che, con la maglia del Catanzaro, ha realizzato più gol in assoluto: con la casacca giallorossa in 11 anni, 331 presenze e 116 goal in campionato; 36 presenze e 20 gol in Coppa Italia.[2] Pietro Iemmello è il giocatore che ha totalizzato il maggior numero di gol realizzati da un calciatore con la maglia del Catanzaro in una sola stagione, nel campionato di Serie C 2022-2023 con 28 reti, riuscendo a conquistare il titolo di capocannoniere del torneo, traguardo raggiunto solamente da sei calciatori nella storia della società calabrese: il primo fu Gianni Bui, con 18 reti nel torneo di Serie B 1965-1966.[29][30]Massimo Palanca fu capocannoniere nel campionato di Serie B 1977-1978[29][30] e nella Serie C1 1986-1987[2][30]. Altri capocannonieri furono Giuseppe Lorenzo nella Serie C1 1984-1985,[30] Paolo Mollica nella Serie C2 1991-1992[30][31] e Sebastián Bueno nella Serie C2 2006-2007.[30] In Coppa Italia lo stesso Palanca fu bomber principe nel 1978-1979.
Pietro Iemmello, inoltre, nella Serie C 2022-2023 ha inoltre raggiunto il record assoluto, per la Serie C, di reti realizzate(28) in una sola stagione[32]
Luca Scerbo, grazie al rigore realizzato il 7 dicembre 2011 nella sfida contro il Trapani valida per il secondo turno di Coppa Italia Lega Pro, è stato il primo, e finora unico, portiere ad aver realizzato una rete in maglia giallorossa.[35][36]
Capocannonieri
Di seguito i calciatori del Catanzaro laureatisi capocannonieri in campionato e in Coppa Italia.[30] Fra parentesi è indicato il torneo in questione.
Di seguito i calciatori del Catanzaro che hanno superato la soglia delle 15 marcature in campionato.[30] Fra parentesi è indicato il torneo in questione.
^Nel febbraio 2016 Giampà fu squalificato per 6 mesi in seguito al coinvolgimento nello scandalo del calcioscommesse "Dirty Soccer". A partire da allora la fascia di capitano fu indossata da Tommaso Squillace, in forza al Catanzaro - salvo una breve parentesi nel 2014 - dal 2011. Fonte: Squillace: "Contro il Catania dovremo disputare una partita molto attenta", su catanzarosport24.it, http://www.catanzarosport24.it/, 17 febbraio 2016. URL consultato il 26 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
^Inclusa 1 rete nelle fasi finali tra seconde classificate.
^Inclusa 1 rete nello spareggio per il primo posto.
Il primo calciatore a esser convocato con una rappresentanza dell'Italia durante il periodo di militanza in Calabria fu Massimo Mauro, nella nazionale Under 21. Cresciuto nel vivaio giallorosso e catanzarese di nascita, anche per questo, e per il suo talento, fu soprannominato ai fasti il "brasiliano fatto in casa".[40] Debuttò in azzurro il 29 ottobre 1980 contro i pari età spagnoli, totalizzando in totale 7 presenze e 9 convocazioni.[41] Dopo di lui, altri cinque calciatori vestirono la divisa dell'Under 21: cronologicamente, il primo fu Edi Bivi (3 presenze),[42] seguito da Costanzo Celestini (2),[43]Carlo Borghi (1),[44]Pietro Mariani (2)[45] e Giovanni Cervone (2 convocazioni, ma nessuna presenza).[46]
Tutti i calciatori elencati, in seguito al periodo in Calabria, giocarono in Serie A con altre formazioni, eccezion fatta per Agnelli, che raggiunse come risultato massimo la Serie C1, sebbene fece parte della rosa del Lecce che disputò la Serie B nel 2009, senza tuttavia scendere in campo. Mauro, Nocerino, Bivi, Celestini, Borgi, Mariani e Cervone giocarono anche con squadre blasonate quali Juventus, Napoli, Milan, Torino e Roma. Nocerino è inoltre l'unico calciatore ad aver raggiunto la nazionale maggiore.[47]
Il giovane catanzarese Raffaele Celia, infine, ha esordito nel 2014 nella nazionale under-16.[49]
Per quanto concerne le altre nazionali, due calciatori furono convocati durante il periodo di militanza nel Catanzaro.[50] Il primo fu Andy Selva (6 presenze complessive) nella nazionale maggiore di San Marino, che debuttò nella sfida contro l'Inghilterra del 10 ottobre 1998; fu la prima partita disputata dall'attaccante con la nazionale maggiore del suo paese.[51] Il secondo calciatore fu un altro attaccante, l'albaneseFlorian Myrtaj (3 presenze complessive), che esordì in Albania-Azerbaijan del 17 agosto 2005.[52]