Figlio di Euplio, medico, scienziato e filantropo, fu dapprima avviato agli studi di medicina e quindi fu inviato a Napoli per frequentare l'Accademia di Belle Arti.
Di temperamento melanconico, si dedicò alternativamente alla pittura ed alla poesia.
Studiò da solo l'arte della pittura. Visti alcuni suoi lavori, Domenico Morelli lo inserì fra i suoi collaboratori.
Di singolarissimo ingegno nelle molteplici sue manifestazioni, soleva aggiungere sul frontespizio delle sue raccolte di poesie al proprio nome il titolo di pittore: reciprocamente, non è possibile considerare le sue tele senza chiamarlo poeta.
Del poeta egli aveva la vivace immaginazione, le invenzioni originali, i lampi rivelatori.
Il suo modo di dipingere non si può accostare a nessuna scuola, nelle sue opere riscontriamo il simbolismo della Cucitrice eterna, della Tentazione, Vendetta di Rettile, dà luogo al realismo delle Compagne d'una volta, del Filtro d'amore, al romanticismo della Tentazione, al preraffaellismo della Maddalena e Giuda, ma nessuna di queste scuole è cercata o voluta dall'autore.
Alle mostre della Promotrice "Salvator Rosa" dal 1873 al 1904 nel 1873 con Sicut mors caecus; nel 1875 con Cuor malato; nel 1877 con Teclam, nel 1880, con Dama bianca; nel 1882 con Amore
Nel 1881 a Milano con Amore e Morte e Per Montecarlo