Bruno BonazzelliBruno Bonazzelli[1], noto anche con lo pseudonimo di Zeta-Zeta (Loreto, 11 marzo 1895 – Milano, 5 maggio 1984), è stato un ingegnere e divulgatore scientifico italiano. Attività professionaleIngegnere meccanico, entrò nelle Ferrovie dello Stato nel 1920, fu assegnato al Servizio Impianti elettrici e segnalamento e vi lavorò fino al pensionamento, principalmente nei Compartimenti di Milano e di Venezia[2]. Tra l'altro fu il ricostruttore dell'Officina Apparati Centrali di Milano dove lavorò Achille Cardani, promotore del Museo ferroviario di Roma (inaugurato nel 1954)[3][4] e poi, con altri, della Sezione ferroviaria del Museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci" e del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa[2]. Divulgatore scientificoCon lo pseudonimo di Zeta-Zeta[5] collaborò dal 1958 al 1966 alla rivista HO Rivarossi pubblicandovi ampi articoli sulla storia della trazione a vapore e della trazione elettrica in Italia e una nutrita serie di schede sulle locomotive a vapore delle FS[6] Poi, dal 1978 al 1981 e usando il suo nome reale, collaborò dapprima a Italmodel ferrovie e quindi a i Treni Oggi[2]. Una ristampa di parte degli articoli editi in H0 Rivarossi, curata da Claudio Pedrazzini, fu pubblicata nel 2016[7]. Vita privataBruno Bonazzelli fu sposato con Zina Sganzerla fino alla morte di lei. Non avendo avuto figli[8] essi adottarono una bambina, Ermelinda (nata a Milano il 28 luglio 1933)[senza fonte]. La nipote, Cristina, ha ereditato l'archivio privato del nonno[senza fonte]. Note
BibliografiaOpere
Fonti biografiche
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