Bric Castea
Il Bric Castea è una montagna delle Alpi Marittime[1] alta 1.800 m s.l.m.[2]. GeologiaIl Bric Castea da un punto di vista tettonico è considerato, stando agli studi di Anna Alesina e Franca Campanino, una scaglia listrica[3], e cioè un frammento di massa rocciosa con comportamento meno plastico rispetto alla matrice di rocce circostanti più deformabili[4]. Si tratta in questo caso di rocce calcaree circondate da terreni del flysch. Le rocce che compongono il Bric Castea sono caratterizzate dalla presenza di fossili tra i quali bivalvi del genere Inoceramus, ammoniti piuttosto ben conservate[3] e belemniti, un tipo di cefalopodi del triassico[5] altrove piuttosto rari.[6] DescrizioneLa montagna si trova sulla costiera che divide il solco principale della Valle Vermenagna dalla sua principale diramazione, la Valle Grande di Palanfrè. Verso nord-est il crinale perde quota con il Colle Arpiola (1.700 m) prima di risalire verso il Monte Vecchio. A sud-ovest lo spartiacque, dopo un colletto a 1.745 metri di quota, risale invece al Beca Baral (2.130 m)[2]. Il Bric Castea visto dal fondovalle è caratteristico per il suo profilo slanciato e la sua natura rocciosa, che contrasta nettamente con la massa arrotondata e prativa del vicino Monte Vecchio. La prominenza topografica della montagna è di 75 metri.[7] Il suo punto culminante è segnato da un ometto in pietrame. StoriaNell'agosto del 1794 la zona tra il Bric Castea e il Monte Vecchio fu occupata da un centinaio di militari dell'esercito francese, che si scontrarono poi con le truppe sabaude nell'ambito delle operazioni belliche legate al controllo della zona di Limone.[8] Accesso alla vettaLa cima del Bric Castea è accessibile prima per tracce di sentiero e poi per roccette dal Colle Arpiola.[9] Note
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