Boletus pinophilus
Il Boletus pinophilus è un fungo della famiglia delle Boletaceae Descrizione della specieDiametro 4-20 cm, carnoso, convesso, poi espanso; rosso-bruno o color castagno; prima untuoso e liscio, poi leggermente vellutato. Piccoli, bianchi, poi gialli od olivastri. Tubuli Immutabili, adnati al gambo, di color giallo. 5-10 × 3-6 cm, robusto, spesso panciuto, con superficie asciutta, coperta da un fine reticolo rossiccio ben evidente almeno nella parte alta; colore biancastro oppure sfumato in modo più o meno marcato di marrone, con tonalità che richiamano quelle del cappello. Biancastra, non del tutto immutabile, perché vira nel vinoso-scuro sotto la cuticola del cappello. 12,5-18,0 × 4,0-5,0 µm, sub-fusiformi, olivastro o bruno tabacco in massa, con numerosi vacuoli. HabitatFungo simbionte, fruttifica dalla primavera all'autunno, sia sotto conifere che sotto latifoglie. In Italia è possibile reperirlo prevalentemente sulle Alpi sotto conifere, ma è diffuso anche nelle stazioni più fresche dell'Appennino settentrionale in boschi misti con resinose (abete bianco e rosso) e latifoglie mesofile (faggio, castagno, aceri, frassino maggiore). Al centro-sud è diffuso solamente in zone vocate ad elevate altitudini, come nelle stazioni più fresche dell'Appennino calabro. CommestibilitàEccellente, nonostante il sapore poco aromatico rispetto ad altre specie di porcini. Tuttavia in alcune zone è considerato migliore del Boletus edulis.[In quali zone? Da chi?] EtimologiaDal latino pīnus ‘pino’ e dal greco φίλος phílos ‘amato’, quindi ‘amante dei pini’, per il suo presunto habitat. Sinonimi
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