La sporata di un fungo o anche "impronta sporale"[1] (spore in massa) è un importante carattere diagnostico utilizzato per identificare le specie di funghi.
Descrizione
Una sporata si ottiene nel modo seguente:
tagliare il gambo giusto all'attaccatura con il cappello;
appoggiare il cappello, dal lato delle lamelle o dei tubuli, o più in generale la superficie produttrice delle spore, di piatto, su un supporto di vetro o su un cartoncino;
se l'ambiente è secco, coprire il cappello con un recipiente di vetro capovolto, oppure coprire la superficie del cappello con un pezzo di tovagliolino di carta bianca inumidito;
attendere alcune ore oppure per una notte;
Trascorso il tempo necessario, le spore, cadendo dall'imenio si raccolgono in massa, a formare un disegno che riproduce fedelmente la disposizione delle lamelle del fungo in esame.
Se l'impronta delle spore è fatta su un vetrino portaoggetti, questo può essere tenuto in una scatola portavetrini e, quindi, avere la possibilità di conservare le spore per diversi anni ed esaminarle al microscopio; in tale maniera si possono esaminare meglio le spore muovendo il vetrino su una superficie più chiara o più scura per un contrasto migliore.
Questo sistema diviene molto utile nel caso che si voglia tenere un campionario per eventuali confronti nella determinazione.
I micologi sono riluttanti ad intentificare il fungo solo dalla sporata, nonostante essa sia una delle caratteristiche usate per la sua determinazione.
I colori della sporata
Si elencano di seguito i colori più diffusi delle sporate dei funghi con le relative classificazioni dei funghi in base a tale caratteristica:
^ Alessandro Francolini, Sporata (o impronta sporale), su enciclopedia.funghiitaliani.it, Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica - A.M.I.N.T., 9 settembre 2019. URL consultato il 20 dicembre 2023.