BhāsaBhāsa fu uno dei primi drammaturghi indiani in lingua sanscrita. Nella sua opera più conosciuta, Svapnavāsavadattā (“Il sogno di Vāsavadattā"), racconta di un re che perde e poi riconquista il suo regno per colpa di un usurpatore. La maggioranza dei suoi drammi sono adattamenti ingegnose di temi di eroismo e di amore romantico ispirati ai due grandi poemi epici indiani, il Rāmāyaṇa e il Mahābhārata. Bhāsa si discostò dalla drammaturgia tradizionale del tempo, raffigurante scene di battaglia e uccisioni sul palcoscenico. La sua influenza si può osservare nelle opere del grande drammaturgo Kālidāsa del V secolo, che consapevolmente imitò e migliorò alcuni dei motivi letterari di Bhasa[1]. Scoperta delle sue opereNel 1912 Mahamahopadhyaya Ganapati Sastri rinvenne 13 opere sanscrite a Trivandrum che erano utilizzate nelle rappresentazioni di Koodiyattam[2], a differenza di altre rappresentazioni classiche, nessuno di questi menzionava l'autore ad eccezione del Svapna-vasavadatta. Confrontando lo stile della scrittura e le tecniche impiegate in questi drammi basandosi sulla consapevolezza che il lavoro della Swapnavāsavadatta era di Bhasa, tutti furono accreditati a lui. Alcuni studiosi contestarono all'inizio la paternità di Bhasa su tutte le opere ma, nel corso degli anni, esse gli vennero gradualmente attribuite[3]. Le opere[3]Opere basate sul Ramayana
Opere basate sul Mahabharata
Note
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