Bentley Mark VI
La Mark VI è una autovettura costruita dalla Bentley dal 1946 al 1952. ContestoÈ stato il primo modello prodotto dopo la sospensione della produzione dovuta alla seconda guerra mondiale. Fu anche la prima auto prodotta dalla Rolls-Royce, dopo l'acquisizione del 1931 della Bentley.[3] con carrozzeria di serie, realizzata su disegno della consociata Park Ward, ma realizzata dalla Pressed Steel Company. Per i nostalgici, che preferivano rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia, c'era ancora la possibilità di acquistare il semplice "rolling chassis" (telaio marciante), questa opzione fu davvero minimamente scelta dalla clientela e tra le poche carrozze fuoriserie, si evidenziano i magnifici cabriolet Park Ward. Il motore era il B60, figlio di quella famiglia di motori modulari a 4, 6 e 8 cilindri (B40-B60-B80) che erano nati per esigenze belliche, per la movimentazione di camion, anfibi e gruppi elettrogeni. Il vecchio 6 cilindri valvole in testa fu rimpiazzato da questa buona unità dotata però della sola valvola di aspirazione in testa e dello scarico laterale. in comune i due propulsori (quello delle Derby e quello delle Crewe) avevano solo l'interasse dei cilindri. Il telaio prendeva quasi tutto dalla MKV, ruote indipendenti anteriori, con molle elicoidali e finalmente struttura di rinforzo a X nel centro. Il telaio ed il motore furono usati come base per la Rolls-Royce Silver Wraith del 1946 e la Silver Dawn del 1949. I primi esemplari della Mark VI utilizzavano un Motore in linea a sei cilindri con cilindrata di 4257 cm³. Nel 1951 fu introdotto un propulsore di cilindrata di 4566 cm³ sempre con la stessa configurazione denominato Big Bore. La Mark VI aveva inizialmente un cambio manuale a quattro rapporti, con sincronizzatori nei 3 superiori; fu poi disponibile il GM 400 RR automatico, di produzione General Motors, su specifiche Rolls Royce, lo stesso cambio che passò alle 3 versioni di Silver Cloud e arrivò fino alle primissime Silver Shadow. Fu conservato il tipico sistema di lubrificazione centralizzato, che permetteva all'olio di giungere alle parti in movimento delle sospensioni a partire da un serbatoio centrale. L'impianto frenante era per la prima volta misto, idraulico sull'avantreno e meccanico al retrotreno, con il "vecchio" servofreno su licenza Hispano Suiza. La versione da 4566 cm³ di cilindrata della Bentley Mark VI fu provata dal periodico “The Motor” nel 1951. Raggiunse la velocità massima di 160 km/h e accelerò da 0 e 97 km/h in 15 secondi. Il consumo di carburante era di 17,4 litri ogni 100 km. Il modello utilizzato nel test costava 4473 sterline incluse le tasse[2]. Furono prodotte versioni berlina e cabriolet. Produzione
Note
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