Bella & Bronco
Bella & Bronco è una serie a fumetti creata da Gino D'Antonio nel 1984 per la casa editrice Daim Press[1] nella quale compare per la prima volta una figura femminile come protagonista di una serie con inoltre un formato più grande e con meno pagine rispetto al classico formato bonellide[2][3]. Storia editorialeLa serie esordì nel luglio 1984 pubblicata mensilmente per 16 numeri per chiudere definitivamente nell'ottobre 1985[1][4] per lo scarso riscontro di pubblico[3][5]. Diversamente dal solito formato bonellide la serie ha un formato più grande (21x26 cm) con un minore numero di pagine (64) contro le allora abituali 96 e un prezzo maggiore (1.100 lire) contro le 800 usuali delle altre collane. Le storie pur essendo auto-conclusive sono collegate da una continuity con sotto-trame che iniziano in un numero e terminano qualche numero dopo[4]. I disegni sono di Giovanni Freghieri, A. Chiarolla, Cassaro e Renato Polese e dello stesso Gino D’Antonio autore anche delle copertine[1]. Nel 2006 la serie è stata ristampata nella collana Storia del West della If Edizioni (n°39-43, Storia del West presenta Bella & Bronco)[5]. Volumi pubblicatiTutti gli albi sono stati scritti (soggetto e sceneggiatura) da Gino D'Antonio che ha disegnato anche tutte le copertine e il primo numero[1][6].
TramaNella serie vengono narrate le avventure di Bella Madigan, proprietaria di un saloon e donna emancipata e disinvolta, e di Bronco, un pellerossa che contrariamente agli stereotipi tipici del genere western si presenta come persona istruita ed erudita[2][1] durante la guerra di secessione[4] riprendendo tutti i temi tipici del genere western con vari personaggi minori che interagiscono con i protagonisti[5]. Inizialmente le storie connesse con le vicende della guerra per poi allontanarsene con vicende anche classiche ma descritte con una sottile ironia con il quale si sdrammatizzano determinati eventi[4]. ComprimariNella serie compaiono un numero di personaggi di contorno estremamente caratterizzati[4][7]:
Note
Voci correlateCollegamenti esterni |
Portal di Ensiklopedia Dunia