Bathory (album)
Bathory è il primo album in studio del gruppo musicale black metal svedese Bathory, pubblicato nel 1984 dalla Tyfon Grammofon[4]. È ritenuto, da molti fan e critici musicali, il primo album pienamente di genere black metal ad essere stato pubblicato.[1] Il discoAntefatto e registrazioneI Bathory si erano formati nel 1983. Il frontman della band, Quorthon, lavorava part-time per una piccola etichetta discografica di nome Tyfon. Alla fine del 1983 e all'inizio del 1984, l'etichetta stava preparando una compilation di brani di gruppi metal scandinavi.[5] Tuttavia, all'ultimo minuto, una delle band diede forfait. La Tyfon accettò che venisse sostituita dai Bathory nella compilation, e quindi il gruppo in gennaio registrò appositamente due canzoni, Sacrifice e The Return of the Darkness and Evil. L'album, Scandinavian Metal Attack, venne pubblicato nel marzo 1984 e fu la prima apparizione su disco dei Bathory.[6] Con grande sorpresa di tutti, oltre il 95% delle lettere inviate dai fan alla Tyfon dopo l'uscita della compilation, erano dedicate ai Bathory. Così la Tyfon chiese alla band di incidere un album completo.[6] Dato che nel frattempo i suoi compagni di gruppo se ne erano andati, Quorthon reclutò Rickard Bergman come bassista e Stefan Larsson alla batteria. Il 22 maggio 1984, la band si ritrovò per la prima ed unica volta in studio per provare insieme prima della registrazione dell'album.[6] Qui incisero i brani Satan My Master e Witchcraft, che sarebbero apparsi in seguito nella raccolta Jubileum Volume III. Il 14 giugno la band entrò negli Heavenshore Studio, ovvero il garage della casa di Quorthon a Stoccolma, per incidere l'album di debutto. Lo studio era equipaggiato con un banco di missaggio a otto piste realizzato in maniera amatoriale. A causa delle ristrettezze di budget, il gruppo dovette registrare alla svelta – e il tutto, compreso il missaggio, fu terminato in 32-56 ore.[6] CopertinaOriginalmente stampato con un pentacolo sulla copertina è chiamato Pentagrammaton o Pentagon[7], questo venne spostato sulla copertina posteriore e l'illustrazione principale divenne un disegno ritoccato di un caprone satanico, originariamente realizzato da Joseph A. Smith nel 1981 per il libro Streghe (Witches) di Erica Jong[8], e stampato in sole 1000 copie in vinile. Nel 1990 venne ristampato con l'attuale copertina e l'attuale lista tracce. Infatti nell'edizione in vinile non comparivano le canzoni Storm of Damnation (Intro) e Outro pur essendo presenti nel disco. Il caprone sulla copertina, preso dal disegno di Joseph Smith, avrebbe dovuto essere stampato in color oro, tuttavia, a causa della scarsità di fondi, si optò per un semplice giallo.[9] Secondo quanto riportato nel libro Swedish Death Metal, Quorthon pensava fosse "orribile", e dopo le prime 1000 copie si passò al semplice bianco e nero. La copertina con il disegno stampato con inchiostro giallo è diventata un ricercato oggetto per collezionisti, ed è conosciuta con il nome "Gula Geten" ("Il caprone giallo").[10] Stile musicaleDaniel Ekeroth, autore del libro Swedish Death Metal, descrisse lo stile dell'album "fondamentalmente un misto del satanismo rock dei Venom e dell'energia del thrash metal di San Francisco".[9] Mentre il leader dei Bathory Quorthon afferma di non aver mai ascoltato i Venom prima della registrazione dell'album[9] e di essersi ispirato invece a Black Sabbath, Motörhead e GBH,[11] l'ex batterista Jonas Åkerlund dichiarò che i Bathory agli inizi si ispiravano "esclusivamente" ai Venom.[9] Tracce
FormazioneNote
Bibliografia
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia