Basilica dei Santi Filippo e Giacomo
La basilica dei Santi Filippo e Giacomo è la parrocchiale di Cortina d'Ampezzo, in provincia di Belluno e diocesi di Belluno-Feltre; fa parte della convergenza foraniale di Ampezzo-Cadore-Comelico. Il parroco ha il titolo di decano. StoriaPosizionata nel pieno centro del paese, chiusa tra il celebre Corso Italia (sul lato destro) e Via del Mercato (su quello sinistro), è stata costruita tra il 1769 e il 1775 sul luogo in cui erano sorte due precedenti chiese del XIII e del XVI secolo. Fino al 1964 dipendeva dalla diocesi di Bressanone. DescrizioneComposto di un'unica navata, l'interno rispecchia il tipico gusto settecentesco, elegante e ricco, appariscente ma senza gli eccessi del Barocco, con nicchie poco profonde e un ampio presbiterio illuminato da due finestroni rettangolari. Le decorazioni della navata sono state realizzate tra il 1774 e il 1775 dal pittore tirolese Franz Anton Zeiller, mentre i cicli pittorici del soffitto sono opera dall'ampezzano Giuseppe Ghedina (1859). Degni di nota sono anche un altare di Andrea Brustolon e una tela del pittore ottocentesco ampezzano Luigi Gillarduzzi. Sono inoltre conservate le spoglie attribuite a san Liberale e a san Teofilo. La chiesa è stata insignita della dignità di basilica minore il 7 gennaio 2011.[senza fonte] Organo a canneLo strumento è stato costruito dalla ditta Mauracher di Linz e inaugurato il 31 ottobre 1954. Nel 2002 è stato oggetto di un importante intervento di restauro, effettuato dall'organaro Andrea Zeni, che ha comportato anche il riordino e l'integrazione della composizione fonica secondo il progetto del maestro Francesco Finotti. Si tratta però solo dell'ultimo organo della chiesa ampezzana, almeno quattro strumenti l'hanno infatti preceduto: quello attestato da un documento del 1561 (Vicenzo Colombo?); quello costruito nel 1703 da Franz Kecht, organaro di Bressanone; quello uscito dalla bottega veneziana di Gaetano Callido nel 1777, del quale si conservano ancora la tastiera ed alcune canne; ed infine lo strumento realizzato nel 1885 dalla ditta "Zachistal & Capek" di Krems. L'organo è a trasmissione elettrica con una facciata divisa in tre campate, rispettivamente di 10 – 22 – 10 canne, collocato sull'ampia cantoria posta sopra l’ingresso principale. Lo strumento ha ben 3078 canne, mentre la consolle è staccata dal corpo dello strumento, con tre tastiere di 58 tasti (Do1 / La5) ed una pedaliera di 30 tasti (Do1 / Fa3). I registri sono comandati da placchette disposte su due file sopra il terzo manuale.[1] CampanileCeleberrimo è il campanile (el cianpanin) della basilica, divenuto un simbolo inconfondibile di Cortina d'Ampezzo. Eretto dall'architetto ampezzano Silvestro Franceschi tra il 1852 e il 1858 al posto di una precedente torre campanaria tardo cinquecentesca, si erge per 65.8 metri, in uno stile sobrio, elegante e maestoso che, come dicono gli ampezzani, non è "né tirolese, né cadorino". Alcune fonti riportano un'altezza di 73 metri; invece il sito ufficiale della parrocchia riporta l'altezza di cui al precedente paragrafo.[senza fonte] Nel campanile hanno sede campane, fuse dal noto fonditore Grassmayr di Innsbruck, elettrificate a slancio tirolese:
Oltre alle sei principali, il campanile ospita altre tre campane:
Note
Bibliografia
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