Atteone
Atteone (in greco antico: Ἀκταίων?, Aktaíōn) è un personaggio della mitologia greca, figlio di Aristeo (figlio di Apollo) e di Autonoe (discendente di Ares e Afrodite), allevato dal centauro Chirone, che gli insegnò le tecniche di caccia. MitologiaSecondo il mito, nel corso di una battuta di caccia, Atteone provocò l'ira di Artemide, quando la sorprese mentre faceva il bagno insieme alle sue compagne all'ombra della selva Gargafia. Il caldo estivo, infatti, la indusse a riporre le vesti e a rinfrescarsi interrompendo la caccia. La dea, per impedire al cacciatore di proferir parola intorno a quello che aveva visto, trasformò il giovane in un cervo spruzzandogli dell'acqua sul viso. Atteone si accorse della sua trasformazione solo quando, scappando, giunse a una fonte, dove poté specchiarsi nell'acqua. Intanto, il cacciatore venne raggiunto dai suoi 50 cani, resi rabbiosi da Artemide, che, non riconoscendolo, sbranarono il loro vecchio padrone. I cani, una volta divorato Atteone, si misero alla ricerca del loro padrone per tutta la foresta, riempiendola di dolorosi lamenti. Più tardi giunsero nella caverna di Chirone, il quale donò loro un'immagine del loro padrone per attenuare il loro dolore. Alcune versioni raccontano che a far impazzire i cani sarebbe stato l'intervento di Lissa. Secondo un'altra versione del mito, la punizione provenne da Zeus, perché aveva cercato di insidiare Semele. Secondo Euripide, Atteone fu punito per aver sostenuto di essere un cacciatore superiore ad Artemide. Marc-Antoine Charpentier diede del mito una celebre interpretazione musicale nella Pastorale in Sei Scene Actéon (1684). Nell'epilogo la dea Giunone spiega di aver favorito la crudele vendetta di Diana sull'incauto cacciatore per essere Atteone figlio di Europa, che, al momento, era la favorita dello sposo infedele Zeus. Genealogia
Atteone nell'arte
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