Si vedono scintille già al primo turno. Julija Pečënkina fa un sensazionale 53"57 in prima serie. Poco dopo Fanī Chalkia stabilisce con 53"85 il nuovo record di Grecia.
La Pečënkina si migliora nella prima semifinale: 53"31, con 7 decimi di vantaggio su Jana Pittman. Nella seconda semifinale arriva la risposta di Faní Halkiá: 52"77, record olimpico distrutto. La quarta corsia della finale è la sua. Dietro di lei, Ionela Târlea va vicina al suo personale con 53"32 e Tetjana Tereščuk stabilisce il nuovo record di Ucraina: 53"37.
La netta favorita per l'oro è Faní Halkiá. La greca conduce la finale fin dallo sparo, andando a vincere con un lusinghiero 52"82 (nonostante un'incertezza sul nono ostacolo), pari al vecchio record olimpico (Deon Hemmings, 1996).
Ionela Târlea vince finalmente una medaglia alla sua sesta finale, tra Olimpiadi e Mondiali.
Julija Pechonkina non ha creduto in sé stessa ed è stata superata da tutte le avversarie, giungendo ultima.