^Mancano due 10"5 ottenuti in due gare disputate nel mese di maggio a Monaco di Baviera. Oggi questi tempi sono ritenuti inattendibili dagli statistici dell'atletica, stante la nota propensione dei cronometristi tedeschi del tempo ad essere "generosi" verso i velocisti.
Centro: Clement Wilson con 11"2 (10"8 in batteria);
Ovest: Ira Courtney con 10"8.
Ai campionati inglesi il sudafricano George Patching vince le 100 yards in 9”8, ed è primo atleta ad abbattere il muro dei 10” in questa manifestazione. Reginald Walker, il campione olimpico in carica passato nel 1911 al professionismo, ha un erede.
La supremazia sul continente europeo è dei tedeschi Emil Ketterer e Richard Rau, autori nel 1911 della migliore prestazione mondiale con 10”5.
La gara
I due grandi assenti ai Giochi sono il canadese Robert Kerr (bronzo a Londra 1908), fuori forma, e il campione inglese Duncan McMillan, bloccato da un infortunio.
Per decisione della giuria internazionale, le partenze false sono punite con una semplice ammonizione verbale. Fin dalle batterie fioccano le partenze anticipate. Tra i favoriti, non passa il primo turno sorprendentemente Emil Ketterer. Nella 10ª batteria il gallese David Jacobs eguaglia con 10”8 il primato olimpico. Dopo pochi minuti, nella 16ª batteria, il tempo di Jacobs e tutti i 10”8 che avevano affollato la lista del primato olimpico vengono cancellati dal 10”6 fatto segnare dal diciottenne Donald Lippincott. Nessuno nei turni successivi farà meglio dello statunitense. Nel 1913 la neonata IAAF registrerà questa prestazione come primo record mondiale ufficiale della specialità.
Semifinali – Lo statunitense di colore Howard Drew stupisce tutti i tecnici presenti per la bellezza della sua azione. Vince, ma un leggero stiramento mette in forse la sua partecipazione alla finale. La semifinale più combattuta è la quarta. Dopo nove partenze false, scatta in prima posizione il tedesco Rau, che però viene raggiunto e superato a 3/4 di gara dallo statunitense Craig. Il tempo migliore delle semifinali è 10”7, realizzato da Meyer, Craig e Lippincott, tutti statunitensi.
Finale - Dei sei qualificati, cinque sono statunitensi e uno è sudafricano. Drew si riscalda a bordo pista, ma non si presenta alla partenza, lasciando vuota la prima corsia. Pertanto corrono la finale in cinque: 2. Meyer; 3. Craig; 4. Patching; 5. Lippincott; 6. Belote.
Tutti i concorrenti cercano di anticipare la partenza. Ralph Craig da solo compie tre partenze false. In tutto, lo starter deve annullare ben sette partenze. All'ottava partenza, finalmente valida, scatta in testa il sudafricano Patching. Craig, Meyer e Lippincott gli sono a mezzo metro, Belote è un po' più indietro. Craig è il primo a superare Patching, seguito da Meyer, che riesce a rimanere a fianco del compagno fino al traguardo. Patching è già convinto di arrivare terzo, quando sul traguardo spunta Lippincott, che di slancio lo supera di un soffio.
Un solo metro divide il primo dal quarto classificato. Nessuno dei ventimila presenti allo stadio è sicuro di aver visto chi ha vinto. Per stabilirlo sarà necessario attendere la decisione dei giudici.
Gli Stati Uniti segnano una tripletta storica. Nella storia dei Giochi, il tris sui 100 metri non si è più ripetuto nel corso del XX secolo. Lippincott, il terzo classificato, rimane il più giovane medagliato olimpico sui 100 metri, con un'età di 18 anni e 234 giorni.