Artamus minorL'artamo pigmeo o artamo minore, anche noto come rondine boschereccia pigmea o rondine boschereccia minore (Artamus minor Vieillot, 1817), è un uccello passeriforme della famiglia Artamidae[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, minor, deriva dal latino ed è un riferimento alla sua piccola taglia: il suo nome comune è anch'esso un riferimento alla taglia. DescrizioneDimensioniMisura 12–14 cm di lunghezza, per 13,1-20,9 g di peso[3]. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di testa appiattita, corto becco conico, lunghe ali appuntite dalla base molto larga e corta coda squadrata, nonché di zampe piuttosto corte: nel complesso, questi uccelli sembrano una versione in miniatura dell'affine artamo fosco, rispetto al quale mancano del bianco sulle remiganti. Il piumaggio è di colore bruno scuro su testa, petto, ventre, fianchi e dorso, con tendenza a scurirsi divenendo nerastro sul codione: copritrici, remiganti e coda sono di colore nero, quest'ultima con punta orlata di bianco. Anche la superficie inferiore delle ali tende al biancastro, ben evidente quando l'animale è in volo: attorno al becco e dai lati di esso fino agli occhi il piumaggio si scurisce visibilmente, creando la caratteristica mascherina tipica di molte rondini boscherecce. Il becco è di colore grigio-bluastro con punta nera, gli occhi sono di colore bruno scuro e le zampe sono nerastre. BiologiaL'artamo pigmeo è un uccelletto molto attivo e vivace, dalle abitudini di vita essenzialmente diurne. Questi uccelli sono soliti vivere in stormi, i quali durante la giornata tendono a disperdersi nell'ambito di un territorio ben definito, passando la maggior parte del giorno alla ricerca di cibo: sul far della sera, invece, i vari esemplari di uno stormo si riuniscono su posatoi comuni, ammassandosi gli uni sugli altri e passando molto tempo a tolettarsi a vicenda. Rispetto ad altre specie di rondine boschereccia, l'artamo pigmeo è meno vocale, facendo udire più raramente il suo richiamo zufolante e ripetitivo[3]. AlimentazioneSi tratta di uccelli insettivori, che predano soprattutto grossi insetti alati catturandoli al volo mediante picchiate: sporadicamente essi assumono anche nettare dai fiori, grazie alla lingua setolosa. RiproduzioneLa stagione degli amori va da settembre a gennaio: si tratta di uccelli monogami, coi due sessi che collaborano nella costruzione del nido, nella cova e nell'allevamento della prole, spesso aiutati in queste ultime due attività dagli altri membri dello stormo[3]. Il nido è una coppa appiattita costruita intrecciando fibre vegetali alla biforcazione di un ramo o sul moncone di un ramo caduto: al suo interno la femmina depone 2-5 uova, che cova alternandosi col maschio per circa due settimane. Distribuzione e habitatL'artamo pigmeo è una specie endemica dell'Australia, della quale popola gran parte del territorio centrale e settentrionale, mentre (pur essendo presente nella penisola di Eyre) manca da una fascia di circa 300 km che si estende per quasi tutta la costa meridionale del Paese, dalla punta sud-occidentale alla costa sud-orientale: esso inoltre è assente anche dalla Tasmania. L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree aperte rocciose (anche collinari) con presenza di zone cespugliose e boscose non eccessivamente fitte: a differenza delle altre specie di rondine boschereccia native dell'Australia, l'artamo pigmeo non ama le zone aride, e risulta difficilmente osservabile in esse[3]. TassonomiaSe ne riconoscono due sottospecie[3]:
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