Ariete (torpediniera)
L'Ariete è stata una torpediniera della Regia Marina. StoriaImpostata nel luglio 1942 e varata nel marzo 1943 nei cantieri di Sestri Ponente, inquadrata nella V Squadriglia torpediniere, la nave – unica della propria classe a prestare effettivamente servizio sotto bandiera italiana – entrò in servizio solo il 5 agosto 1943, poco più di un mese prima dell'armistizio[1][2][3]. Tuttavia l’Ariete non era ancora operativa alla data della proclamazione dell'armistizio (8 settembre 1943): in quel periodo, infatti, l'unità, al comando di Carlantonio De Grossi Mazzorin e con un equipaggio inesperto costituito in gran parte da reclute ed elementi di «Maridepo», era a La Spezia in fase di collaudo[4]. La nave era in rada a La Spezia al momento dell'annuncio, e fu fatta partire per ultima insieme ad un'altra torpediniera, l’Animoso[4]. La seta del 9 settembre la nave giunse a Portoferraio, dove erano confluite numerose torpediniere, corvette ed unità minori ed ausiliarie provenienti dai porti del Tirreno[5]. Nel mattino dell'11 settembre l'unità lasciò Portoferraio insieme ad altre sei torpediniere e diresse per Palermo, porto controllato dagli Alleati, dove il gruppo arrivò alle dieci del mattino del 12 settembre[5][6]. Le navi rimasero in rada dal 12 al 18 settembre, giorno in cui entrarono in porto e ricevettero acqua e provviste da parte degli statunitensi[5]. Il 20 settembre 1943 la torpediniera lasciò il porto siciliano insieme a svariate altre unità e si portò a Malta[6], dove consegnò parte dei viveri ricevuti alle altre navi italiane già giunte nell'isola[5]. Il 5 ottobre l’Ariete, la torpediniera Orione, il cacciatorpediniere Riboty, sei sommergibili e due unità minori lasciarono Malta e rientrarono in Italia[6]. Nel corso della cobelligeranza (1943-1945) la nave, al comando dapprima di De Grossi Mazzorin (destinato ad altro incarico il 26 luglio 1944), venne impiegata in numerose missioni di scorta a convogli Alleati[4]. Nel dopoguerra il trattato di pace stabilì l'assegnazione dell’Ariete alla Jugoslavia. Nel 1949 la nave venne radiata, ridenominata Y 8 e, il 30 aprile 1949, venne consegnata alla Marina jugoslava[2][7]. Riclassificata cacciatorpediniere di scorta, venne ribattezzata PE 53 Durmitor[2]. Con questo nome la torpediniera continuò a prestare servizio sotto bandiera jugoslava sino al 1º gennaio 1967, quando venne radiata e quindi avviata alla demolizione[2]. Comandanti Capitano di corvetta Carlantonio De Grossi Mazzorin (nato a La Spezia il 4 dicembre 1907) (agosto 1943 - luglio 1944) Galleria d'immagini
Note
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