Ariel (torpediniera)
L’Ariel è stata una torpediniera della Regia Marina. StoriaAll'inizio della seconda guerra mondiale la torpediniera aveva base a Messina, in seno alla I Squadriglia Torpediniere, che formava insieme alle gemelle Aretusa, Alcione ed Airone. Comandava la nave il tenente di vascello Mario Ruta[1]. Nei primi mesi di guerra l’Ariel operò nelle acque della Sicilia, effettuando missioni di posa di campi minati, vigilanza e caccia antisommergibile[2]. Successivamente l'unità svolse anche missioni di scorta a convogli diretti a Tripoli od a Bengasi[2]. Il 29 luglio 1940, nell'ambito dell'operazione «Trasporto Veloce Lento», l’Ariel e le altre tre torpediniere della I Squadriglia vennero inviate a rafforzare la scorta – torpediniere Circe, Clio, Climene e Centauro della XIII Squadriglia – di un convoglio composto dal piroscafo passeggeri Marco Polo e dagli incrociatori ausiliari Città di Palermo e Città di Napoli, in navigazione da Napoli a Bengasi[3]. Nella notte tra il 5 ed il 6 settembre 1940 l’Ariel effettuò la posa di uno sbarramento di 56 mine nelle acque della Valletta insieme alle gemelle Alcione, Aretusa ed Altair[4]. Nella notte tra l'11 ed il 12 ottobre 1940 l’Ariel fu inviata a pattugliare, insieme ad Alcione ed Airone e ai cacciatorpediniere della XI Squadriglia (Aviere, Artigliere, Geniere, Camicia Nera) l'area ad est di Malta, alla ricerca di navi britanniche che avrebbero dovuto trovarsi in quella zona[5][6]. Il pattugliamento, iniziato all'una di notte del 12 ottobre, si svolgeva alla velocità di 12 nodi con rotta per 270°, con le torpediniere distanziate tra di loro di circa 4 miglia[5][6]. L’Ariel era la terza ed ultima unità della squadriglia, mentre i cacciatorpediniere si trovavano ancora più a sud[5][6]. All'1.38 l’Alcione, l'unità che era più a nord, avvistò a 18.000 metri di distanza l'incrociatore leggero HMS Ajax, che faceva parte di un più ampio schieramento navale britannico che stava tornando ad Alessandria dopo aver scortato un convoglio per Malta[5][6]. L’Ariel fu invece l'ultima delle tre navi ad avvistare l’Ajax, subito dopo l’Airone, all'1.42, da 14.000 metri[7]. Le tre torpediniere si portarono quindi all'attacco: l’Alcione e l’Airone lanciarono due siluri ciascuna all'1.57, poi quest'ultima, un minuto più tardi, lanciò altri due siluri e quindi aprì il fuoco con le artiglierie, mentre l’Ariel si preparava a sua volta a lanciare i propri siluri contro il lato di dritta dell'unità britannica (le altre due torpediniere avevano invece lanciato contro il lato sinistro)[5][6]. A quel punto l’Ajax aprì il fuoco: l’Ariel, che si trovava sulla dritta dell'incrociatore, ebbe il tempo di lanciare un solo siluro (non andato a segno perché deviato dalla scia dell’Airone[7]) e di sparare due salve con i cannoni[7][8], poi fu investita dalla distanza di 4.000 metri da numerosi proiettili sparati dalle artiglierie prodiere della nave britannica[5][6][7]. Svariati colpi andarono a segno dapprima sul ponte e poi contro lo scafo, in corrispondenza della linea di galleggiamento e di altri punti vitali, provocando un forte incendio e gravissimi danni[5][6][7] (altre fonti asseriscono invece che la nave affondò senza che scoppiassero incendi[9]). A bordo della nave vi furono numerosi morti e feriti; lo stesso comandante Ruta rimase mortalmente ferito e spirò poco dopo, mentre disponeva perché si continuasse a combattere (rimase ucciso pure il comandante in seconda Paolo Dall'Orso[10], che aveva rimpiazzato Ruta su richiesta di quest'ultimo)[1][5][6][9]. Devastata dall'esplosione di un deposito munizioni[11], l’Ariel s'inabissò in pochi minuti[5][6], scomparendo alle 2.05[7] (per altre fonti 2.14) in posizione 35°37' N e 16°42' E[12] (circa 73 miglia a sudest di Capo Passero[13]) portando con sé i due terzi dell'equipaggio. In tutto vennero recuperati 41 sopravvissuti dell’Ariel[9], circa un terzo degli uomini imbarcati sull'unità. Alla memoria del comandante Ruta venne conferita la Medaglia d'oro al valor militare[1] ed a quella del suo secondo Dall'Orso la Medaglia d'argento al valor militare[10]. Nel 1941 a Paolo Dall'Orso venne anche dedicato lo stadio di Chiavari[14], sua città natale[10]. L'Ariel, insieme con la gemella Airone (affondata nello stesso combattimento), fu la prima torpediniera della classe Spica ad andare perduta in guerra. Comandanti
Note
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