Arcieparchia di Mosul dei Siri
L'arcieparchia di Mosul dei Siri (in latino: Archieparchia Mausiliensis Syrorum) è una sede della Chiesa cattolica sira in Iraq. Nel 2021 contava 4.700 battezzati. È retta dall'arcieparca Qusay Mubarak Abdullah (Younan) Hano. TerritorioL'arcieparchia include i centri di Mosul, Qaraqosh, Bartella, Bashiqa, Zakho e Kirkuk.[1] Sede arcieparchiale è la città di Mosul, dove si trova la cattedrale di San Tommaso. Il territorio è suddiviso in 11 parrocchie. StoriaL'arcieparchia fu eretta nel 1790. Nel 1862 e nel 1863 cedette porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente dell'arcieparchia di Baghdad e dell'eparchia di Gazireh (oggi soppressa). Dal 1893 al 1897 fu sede del patriarcato di Antiochia dei Siri e perciò arcieparchia propria del patriarca Ignace Behnam II Benni. La caduta della città in mano ai miliziani dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante nel giugno 2014 ha avuto conseguenze disastrose per le differenti comunità cristiane; il palazzo episcopale siro-cattolico è stato dato alle fiamme[2], mentre alcuni monasteri nei dintorni della città sono stati presi ed evacuati con la forza[3]. Secondo la testimonianza del patriarca siro-cattolico Ignace Joseph III Younan, i cristiani sono costretti a convertirsi all'islam o a lasciare la città. Il 28 giugno 2019 ha ceduto una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione dell'eparchia di Adiabene. Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
StatisticheL'arcieparchia nel 2021 contava 4.700 battezzati.
Note
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