Arcidiocesi di Mistia
L'arcidiocesi di Mistia (in latino Archidioecesis Misthiensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaMistia, identificabile con Beyşehir nel distretto omonimo in Turchia,[1] è un'antica sede arcivescovile autocefala della provincia romana della Licaonia nella diocesi civile di Asia e nel patriarcato di Costantinopoli. La sede è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XIV secolo, inizialmente come suffraganea dell'arcidiocesi di Iconio e in seguito come arcidiocesi dipendente direttamente dal patriarca.[2] Diversi sono i vescovi noti di questa antica sede vescovile. Il primo è Severo, menzionato in una lettera di Basilio di Cesarea ad Anfilochio di Iconio, datata tra il 374 e il 375.[3] Suo probabile successore fu Dario, che prese parte al primo concilio di Costantinopoli nel 381.[4] Al concilio di Calcedonia del 451 il vescovo Armazio non fu presente; nella solenne sessione del 25 ottobre, in presenza dell'imperatore Marciano, è rappresentato dal metropolita Onesiforo di Iconio, che sottoscrisse al suo posto la definizione di fede.[5] Longino era presente al concilio in Trullo nel 692 e ne sottoscrisse gli atti.[6] La sigillografia ha restituito il nome del vescovo Girolamo, il cui sigillo è datato al IX secolo.[7] Basilio partecipò ai concili di Costantinopoli dell'869-870 e dell'879-880. Teodosio infine prese parte al sinodo patriarcale del 1072 e sottoscrisse la lettera sinodale di Giovanni VIII Xifilino sull'elezione dei vescovi.[8] Dal 1933 Mistia è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 16 aprile 1967. Sono due i titolari di questa sede: Georges de Jonghe d'Ardoye, dapprima vicario apostolico di Yunnan-fou in Cina e poi delegato e nunzio apostolico, e René Graffin, già arcivescovo di Yaoundé in Camerun. CronotassiArcivescovi greci
Arcivescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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